|
Ausgrabungen in Leontica
|
R
ecentemente è stata portata a termine l'indagine archeologica eseguita all'interno della Parrocchiale
di San Giovanni Battista a Leontica, chiesa iscritta nella lista dei monumenti storici.
I
lavori, durati quasi 6 mesi e condotti
dall'Ufficio Beni Culturali
Sezione Archeologia, hanno portato
alla luce resti murari di precedenti edifici, aree cimiteriali con resti di sepolture, cocci
d'affreschi, stucchi, utensili, monili e monete di metallo.
Lo
scavo si era reso necessario per eliminare la forte presenza di umidità, attestata con l'analisi dei
rilievi eseguiti precedentemente sia sulle pareti che sulla pavimentazione.
Dopo
aver proceduto alla catalogazione e alla rimozione totale della pavimentazione della navata in lastre di
granito, in un primo tempo gli archeologi hanno setacciato con cura la zona di riempimento a ridosso
dell'area presbiteriale, tra l'impianto seicentesco e quello medioevale, traendone, come accadde a suo
tempo alla parrocchiale di Airolo, dei frammenti d'affreschi tardo gotici i cui colori si sono
egregiamente conservati. Tali frammenti saranno catalogati onde permettere una loro parziale
ricostruzione.
In
un secondo tempo i lavori di scavo si sono concentrati sull'affioramento della roccia la cui estensione
copre quasi i due terzi della navata e su cui tutti gli impianti, compreso quello attuale, hanno
poggiato le loro fondamenta. Ben visibile è la struttura muraria a doppia abside. Come altri casi in
valle anche l'antica chiesa di Leontica, quella descritta da San Carlo Borromeo nel 1567 e da Federico
Borromeo nel 1608, aveva due navate. Gli archeologi hanno inoltre ripulito e rilevato tutte le sepolture
facenti parte delle aree cimiteriali. È in questa fase che sono venuti alla luce la maggior parte degli
oggetti di metallo che normalmente accompagnavano i defunti nel loro viaggio.
|
|
Wir übernehmen keine Verantwortung für den Inhalt der Websites, die unsere
"Links" vorschlagen.
Die Veröffentlichung von Informazionen, die auf diesem Site erscheinen ist nur mit Angabe der Quelle: www.vallediblenio.ch möglich.
|