5 domande a Marcello Monighetti


Parlando di sé, col sorriso, dice che prende sul serio anche gli scherzi; amante della montagna ma anche dei motori, è stato sindaco di Olivone e per ben 12 anni presidente della SAT Lucomagno, con la quale ha realizzato le capanne di Dötra e Scaletta
Cosa direste di voi o come vi descrivereste in un breve annuncio?
Sono una persona seria, a volte troppo, che prende sul serio anche gli scherzi ;-)) abituata a dare sempre il massimo in ogni circostanza, sia a livello professionale che altrove.
Qual è la cosa più importante che fa in una normale giornata lavorativa?
Cerco di essere positivo, anche se a volte i nuovi sistemi manageriali non mi soddisfano; vent’anni fa mi trovavo decisamente meglio, e cerco di fare il mio lavoro nel migliore dei modi. Pure il tempo libero non va sprecato, ma va apprezzato e goduto in pieno.
Ci racconti un bell'aneddoto della sua vita.
Nel complesso mi ritengo fortunato, anche se non sono mancati i momenti difficili. Al di là delle soddisfazioni professionali e quelle famigliari che stanno sempre in primo piano, 12 anni di presidenza nella SAT Lucomagno hanno costituito un periodo felice dal punto di vista delle amicizie e delle soddisfazioni nell’essere riuscito con l’aiuto di validi collaboratori nella riattazione della capanna Dötra e la costruzione ex-novo della capanna Scaletta (non chiedetemi cosa penso della nuova Michela!). Al contrario, nell’ambito dell’attività pubblica le delusioni e gli sgambetti sono stati parecchi.
Ci racconti una novità della Valle di Blenio che per lei è importante.
Senza dubbio le aggregazioni costituiscono un’importante svolta soprattutto dal profilo politico-amministrativo. Anche se il cittadino non percepirà dei grandi cambiamenti, le amministrazioni locali miglioreranno senz’altro il servizio al pubblico. Grazie a questo processo sarà possibile far capo a degli aiuti finanziari importanti per consolidare quanto finora realizzato. Spetterà ancora una volta ai bleniesi dar prova di capacità progettuale e soprattutto dar prova di saggezza nel decidere il loro futuro. In particolare formulo un augurio al nuovo Municipio del Comune di Blenio (che brutto nome !!), di fatto chiamato dalle autorità superiori, a partecipare in modo attivo in queste nuove e assolutamente non facili sfide. Se da un lato vi sono dei progetti che meritano senza dubbio il sostegno della gente, vi sono pure in atto delle iniziative che suscitano dubbi e interrogativi che andrebbero chiariti al più presto. Mi riferisco in modo particolare al progettato PARC ADULA: la gente ha bisogno di essere informata in modo chiaro e trasparente, e potrà, spero dire ancora la sua. I regolari appelli ai media, invocati dagli interessati nel senso di offrire il passo del Lucomagno quale alternativa al S.Gottardo o al S.Bernardino, alla lunga possono risultare dannosi alla qualità della nostra vita. Un eventuale incremento del turismo in valle non dove passare semplicemente rivendicando maggior traffico, abbiamo sì delle buone strade, ma se vogliamo garantire un futuro ai nostri villaggi, dobbiamo concedere a chi ci vive una certa facilità nel recarsi al lavoro altrove. L'attrattività della valle va mantenuta e aumentata attraverso ben altre iniziative.
Se lei fosse Consigliere di Stato, che cosa farebbe per la Valle?
Andrei a frugare nell’ultimo cassetto, e toglierei dalla polvere il dossier trasmesso diversi anni fa dai comuni di S.Antonio, Quinto e Olivone, sottoscritto da più di 100 comuni, e recentemente ripreso da Frasco, riguardo la problematica sui CANONI D’ACQUA. Ritengo questa risorsa una delle poche rimaste alle regioni di montagna, in grado di cambiare radicalmente le cose a nostro favore, e sbarazzasi finalmente dal ruolo di “raccatta sussidi” e mendicante in ogni dove.

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