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Blenio Café
PARC ADULA
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Marcello
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inserito il: 17.12.2011 22:39 |
20'000 passaggi?? Corrispondono a 166 passaggi giornalieri per 4 mesi filati! La cifra non regge. Il contatore ha dato decisamente i numeri :-) Al di là della cifra attuale di chi percorre l'altopiano, il problema esiste. Infatti l'istituto di agraria del Poli di ZH ritene già oggi la cifra dei frequentatori, dal profilo ecologico, al limite del sopportabile. Su questo tema sarebbe interessante conoscere l'opinione di Pro Natura.
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cugi
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inserito il: 2.3.2012 19:04 |
Cara cugi, vista la notizia apparsa oggi sui quotidiani? Il Team del progetto Parc Adula è al completo e ora pienamente operativo. Dal 1 febbraio scorso, infatti, tutti gli incarichi sono stati assegnati. Sotto la direzione di Stefano Quarenghi, lavorano per il grande progetto previsto tra il Canton Ticino e i Grigioni altre 7 persone: Julia Lüscher (Project Manager per il turismo), Dunja L.Meyer (responsabile per la Natura/Educazione ambientale), Alexandra Peduzzi (segretariato), Sascha Pizzetti (ingegneria forestale e ricerca), Mauro Ryser (sviluppo socioeconomico), Rico Tuor (sviluppo regionale) e Sara Widmer (agricoltura). Ma chi sarà la persona che lavorerà a Olivone? e dove è domiciliato? Cominciamo a vedere le ricadute nella nostra valle di questo grande progetto? speriamo di si... .... Ciao
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cugi
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inserito il: 5.3.2012 23:34 |
Bondì cugi, dovrebbe essere Mauro Ryser, che si occupa dello sviluppo e promovimento economico. A presto, ciao cugi
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marcello
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inserito il: 12.3.2012 19:48 |
AMBIENTE 1 - ECONOMIA O Meditate gente...
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lo scriba montano
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inserito il: 12.3.2012 22:56 |
Visto che c'è l'estro... O siamo tutti sognatori oppure se la testa è collocata al posto giusto, e con i giusti collegamenti, mica ci si può attendere altro!! Purtroppo!! Sarebbe bello poter pensare che la realtà possa essere almeno parzialmente diversa. (anche se chi pensa diversamente ha il pieno diritto di farlo e ciò non vuol dire che i suddetti collegamenti non siano eseguiti) Giusto quanto dice chi precede; meditate. Lo sriba aggiunge: riflettete e preparatevi ad agire in modo pragmatico e ragionato al momento decisivo!! Attenzione: uno dei segnali forti di quello che andrà a succedere è la recente votazione sulle residenze secondarie; il peggio seguirà se non saremo capaci di decidere noi sulle nostre necessità e sorti. Potrebbe sembrare un ragionamento impulsivo ed irrazionale pensare così; ma purtroppo la sensazione (e sicuramente non solo chi scrive...) è che non si incorre in errore a pensare così! Il buon proverbio che dice; tutto fa brodo, stavolta in modo negativo ha il suo valore! Bisogna in questo caso prestare grande attenzione a questo proverbio, considerarlo e soppesarlo e non dimenticarsene al momento opportuno! verdi saluti
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mara
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inserito il: 13.3.2012 19:58 |
Dalla cronaca parlamentare di ieri, quale spunto di discussione e di riflessione, visto che siamo in Valle tra i diretti interessati. "Corriere del Ticino", 13.03.2012, p.9, cronaca parlamentare ADULA E LOCARNESE Per i parchi 2,7 milioni, poi la votazione Passo in avanti per i due parchi nazionali su suolo ticinese. Il Gran Consiglio, a larghissima maggioranza, ha stanziato un credito di 830 mila franchi a sostegno del parco nazionale Parc Adula e di 1,9 milioni per il Parco nazionale del Locarnese. Il tutto da oggi al 2015. Ora la palla passa nel campo dei Comuni e degli attori locali, il Cantone ha assicurato sostegno ad entrambi. In ogni caso non si tratterà di un progetto calato dall'alto, in ultima battuta, dopo questa fase preparativa e di studio locale, saranno le popolazioni coinvolte ad avere l'ultima parola. Ci sarà una decisiva votazione popolare. Per il Parc Adula è previsto un sostegno complessivo di 6,8 milioni (il 35% dei quali finanziati dalla Confederazione), mentre per il Parco del locarnese 6,3 milioni. Si tratta di superfici sottratte a una parte degli usi economici direttamente produttivi, allo scopo di salvaguardare il funzionamento degli ecosistemi naturali. Il Parlamento ha avallato la proposta del Governo con 64 sì, 8 i no e 5 gli astenuti. Tutti i gruppi parlamentari hanno sostenuto il credito, ad accezione della Lega che ha annunciato «libertà di voto». In prima battuta i leghisti avevano caldeggiato il rinvio della proposta, motivando la loro posizione con il recente sì popolare all'iniziativa per limitare le residenze secondarie. Ma il plenum ha affossato l'idea lanciata da Cleto Ferrari (Lega). A nome del PLRT Walter Gianora ha affermato che «l'attivazione di questo progetto di studio porta ricadute positive nelle regioni periferiche rafforzando la collaborazione e le iniziative regionali. Per queste regioni periferiche, marcate da un progressivo declino economico e da molte incertezze, queste sfide rappresentano una delle poche occasioni di sviluppo». Dopo lo scetticismo di Ferrai (Lega) è arrivato il sì del PPD con Claudio Franscella ad «un'occasione da non perdere per il turismo in Ticino. Il nostro Cantone è già considerato il paradiso dell'escursionismo. Grazie a una presenza organizzata di strutture potranno beneficiarne anche i pernottamenti». Sì anche dal PS con Mario Branda ai parchi che rispondono a due esigenze: «La salvaguardia del territorio e lo sviluppo delle regioni». Sostegno anche dagli ecologisti con Francesco Maggi , che ha puntualizzato: «Se cadranno in votazione popolare non ci stracceremo le vesti». La variabile «votazione popolare» è stata sottolineata in positivo dal direttore del Dipartimento del territorio Marco Borradori : «Il sì da Berna alla parte di investimento è già stata garantita. Ora non si potrà dire che si lasciano le Valli con nulla in mano. Toccherà a loro decidere e credo che questa sia la soluzioni più democratica». In conclusione il relatore, Sergio Savoia (Verdi) ha detto che questa «è un'opportunità di sviluppo. Lo scopo principale dei parchi non è salvaguardare la biodiversità. Oltre una certa quota la natura si regola da sé.
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Fiordaliso
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inserito il: 13.3.2012 20:48 |
Accolgo anch'io con disappunto il recente risultato referendario: sarà anche democrazia (per cui va rispettato il risultato), ma in questo caso una democrazia miope che impone la visione di una parte - come un lenzuolo - senza distinzione su tutto e tutti. Non cado però nella astrusa tentazione di associare questo risultato a progetti quali il Parc Adula (o ad altri come le Terme, Campra, ...). Da quanto leggo e continuo a sentir dire dalla bocca dei diretti interessati lo sviluppo socio-economico (turismo in primis) è un obbiettivo primario del progetto Parc Adula. A maggior ragione - oggi più che in passato - deve rimanere tale. Sviluppo socio-economico è la cosa che la nostra regione abbisogna disperatamente. Leggo anche (riportato in un post qui sotto) che il progetto ha recentemente assunto 3 nuove persone (in aggiunta alle 4 che già lavorano per il progetto): un operatore per lo sviluppo turistico, un operatore per lo sviluppo regionale, un operatore per lo sviluppo economico ... e non tre ambientalisti talebani. Il Parc Adula è per il momento solo un progetto, ma - se come qualcuno sembra profetizzare - per un incantesimo non esistesse più, avremmo oggi 3 giovani a spasso per le bettole invece di 3 individui impegnati in prima persona nello sviluppo economico di questa regione. Meditiamo si, ma attenti ... non tiriamoci la zappa sui piedi.
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Fiordaliso
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inserito il: 15.3.2012 23:59 |
Caro Alfiero, (vedi anche "Rustici in valle") la tua età, e corrispondente saggezza, sono beni preziosi e certamente fonte di riflessione - anche se poi nelle conclusioni differiamo. non avernene a male: a volte è utile anche essere in disaccordo. La "astrusità" a mio avviso sta nell'associare il risultato del recente referendum sulle abitazioni secondarie al progetto Parc Adula - e mi spiego: il referendum (e qui mi pare le nostre opinioni coincidano) penalizza le nostre opportunità (in quanto regioni periferiche e di montagna) di sviluppo economico; il Parco Adula invece, potenzialmente, le migliora. Per cui pensare che si debba fare a meno dell'uno per via dell’avvento dell'altro è, appunto, astruso. Presumo quindi ti riferisci alle regolamentazioni e limitazioni derivate dall'esito referendario e a quelle associate alla zona centrale del parco. Ma anche qui dobbiamo mettere le cose in prospettiva. La regolamentazione della zona centrale del parco limiterà alcuni usi di quella fetta di territorio. Queste regole vengono applicate ad un territorio in alta quota, con una presenza umana praticamente vicina allo zero, gia ampiamente regolata, o tutelata speciali deroghe (e qui ancora attendiamo i dettagli). L'impatto reale sulla vita delle persone sarà quindi minimo, soprattutto se confrontato con il potenziale beneficio per la collettività. Per contro la nuova regolamentazione che scaturirà dall'ultimo referendum (anche qui dovremmo attendere i dettagli sull'implementazione di questa legge) potenzialmente avrà un impatto importante per la vita dei comuni, della comunità e del singolo cittadino perchè va a toccare i luoghi in cui si vive ed abita. In conclusione: mettere le due cose sullo stesso piano, e cancellare la prospettiva generata da una parte in risposta ad una cattiva legge imposta dall'altra è a mio avviso "astruso" ... perche il risultato potrà essere solo niente ... ZERO ... e niente è la cosa che non possiamo permetterci. Abbiamo il dovere - per noi e per quelli che ci seguiranno - di almeno provare.
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marcello
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inserito il: 16.3.2012 0:52 |
Per chi ancora continua a sostenere che nella zona periferica non cambierà nulla, eccovi l'articolo dell'ord. federale a riguardo: Art. 18 Zona periferica 1 Al fine di conservare la gestione naturalistica del paesaggio rurale e per preservarlo da interventi pregiudizievoli, nella zona periferica è necessario: a. conservare e promuovere le funzioni ecologiche delle superfici agricole, del bosco e delle acque; b. organizzare le attività turistiche e ricreative in modo ecologico; c. conservare le caratteristiche del paesaggio e l’aspetto degli abitati, valorizzandoli nella misura del possibile; d. valorizzare e collegare tra loro gli spazi vitali degni di protezione di specie animali e vegetali indigene; e. in caso di costruzioni, impianti e utilizzazioni nuovi, conservare e rafforzare le caratteristiche del paesaggio e l’aspetto degli abitati; f. ridurre o riparare, quando se ne presenti l’occasione, i danni esistenti causati al paesaggio e agli abitati da costruzioni, impianti e utilizzazioni. 2 L’utilizzazione sostenibile delle risorse naturali della zona periferica va promossa.
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Fiordalso
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inserito il: 16.3.2012 4:29 |
Grazie Marcello, ho letto, per precauzione riletto, ... e per essere sicuro letto ancora... ed ogni punto mi sembra condivisibile, desiderabile... proprio non capisco... cosa proporresti? ------------------- 1a -- che NON si conservino e promuovino le funzioni ecologiche delle superfici agricole, del bosco e delle acque? 1b -- che NON si organizzino le attività turistiche e ricreative in modo ecologico? 1c -- che NON si conservino le caratteristiche del paesaggio e l’aspetto degli abitati, valorizzandoli nella misura del possibile? 1d -- che NON si valorizzino e colleghino tra loro gli spazi vitali degni di protezione di specie animali e vegetali indigene? 1e -- che in caso di costruzioni, impianti e utilizzazioni nuovi NON si conservano e rafforzano le caratteristiche del paesaggio e l’aspetto degli abitati? 1f -- che NON si riducano o riparino, quando se ne presenti l’occasione, i danni esistenti causati al paesaggio e agli abitati da costruzioni, impianti e utilizzazioni? 2 -- che si promuova l’utilizzazione SCONSIDERATA delle risorse naturali della zona periferica? ------------------ VERAMENTE NON CAPISCO... perchè spaventi la gente cercando di far passare dei semplici articoli di legge - perfettamente in linea con il buon senso - per delle imposizioni mostruose? PERCHÈ?
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PARC ADULA
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