Blenio Café
PARC ADULA
Team Parc Adula
inserito il: 11.4.2014 10:23
Caro Alfiero, ovviamente nessuno pretende che tu, come tutti coloro che saranno chiamati a votare, vada a leggerti l'intera documentazione della Charta. Proprio per questo sarà preparata una versione breve della stessa, contenente l'essenziale per poterti fare un'idea su cosa comporterà la votazione. Per coloro che vorranno invece approfondire determinati punti, la Charta sarà a disposizione nella sua interezza presso il Comune di residenza come pure sul sito web www.parcadula.ch.

Team Parc Adula
Marisa
inserito il: 12.4.2014 8:29
Cosa può significare un risultato ad un sondaggio con un 12 percento; anzitutto si sa che non portano quasi mai un esito veritiero, tanto che mi chiedo lo scopo di spendere in quella direzione.

Bisogna aspettare la carta, intanto si pubblicizza il Parco come una realtà esistente (in fondo tutto già c'è) manca solo un'onerosa firma che sembra essere il solo riscatto ad un investimento milionario.
Non riesco ad immaginare con i problemi che la realtà di vita presenta, cosa ci si aspetta? Quale illusorio sviluppo può portare viste le leggi che sono presenti in tale progetto.
Fiordaliso
inserito il: 12.4.2014 10:39
Ecco cosa ne pensa delle opportunità presentate dal progetto Parc Adula l'operatore del turismo in Mesolcina e Calanca. Quello che funziona da una parte non è detto che funziona dall'altra, ma sarebbe interessante sapere cosa ne pensa l'operatore del turismo in Valle di Blenio. (apparso su LaRegione questa settimana, 5-4-2014).

"PARC ADULA, VERA OPPORTUNITÀ PER IL MOESANO"

di Christian Vigne, direttore Ente turistico regionale del Moesano

Le valli Mesolcina e Calanca che, con Blenio, Surselva e Viamala rientrano tra le aree che comporranno la regione del Parc Adula, avranno la fortuna e l’opportunità di sviluppare il proprio territorio – in termini economici, sociali, ambientali e turistici – grazie al marchio del quale potremo fregiarci. Un vettore d’attrattiva unico ed estremamente forte. Nel senso puro dello sviluppo sostenibile, al quale il progetto di parco si affaccia, le due valli del Moesano potranno avvalersi finalmente di nuove opportunità, concrete, che daranno avvio a un interessante iter di benefici economici rivolti alla crescita, valorizzandone al tempo stesso l’autenticità alpina svizzera e l’intero territorio. Mettere in valore le risorse naturali in chiave economica, sociale e istituzionale potrà soddisfare i bisogni delle generazioni attuali, evitando di compromettere la capacità delle future di soddisfare i propri.
In questo modo la sostenibilità dello sviluppo è incompatibile in primo luogo col degrado del patrimonio e delle risorse naturali.

Ma anche con la violazione della dignità e della libertà di chi vi risiede. Appunto, la libertà che tanti temono verrà meno con la concretizzazione del progetto Parc Adula, che invece proprio grazie a questo verrebbe tutelata, anzi, resa immune verso gli agenti interni ed esterni che potrebbero degenerarla e comprometterla.

Parc Adula vuol significare quindi uno sviluppo sostenibile interamente a favore della popolazione residente, ciò che conferma sopra ogni cosa una reale opportunità per tutti; nondimeno quella di creare nuova occupazione e di inserirsi in un contesto economico già esistente. Sarà inoltre la vera occasione per realizzare nuove opportunità di sviluppo di prodotti locali, forti, unici ed economicamente sostenibili e allettanti, interrompendo così quell’emorragia, oramai più che naturale, del pendolarismo legato al posto di lavoro fuori valle e dello spopolamento.

In termini turistici, ai quali il nostro Ente regionale si rivolge, la concretizzazione del progetto e il label di Parco nazionale ad esso legato saranno la vera occasione per rafforzare la nostra immagine quale regione turistica, integrata in una realtà molto più ampia e forte, che avrà modo di strutturarsi e presentarsi sul mercato in maniera nuova.

In termini economici e turistici il Parco sarà anche un incentivo a creare nuove strutture ricettive dislocate sul territorio, recuperando strutture oggi non utilizzate, rivalorizzandole e ricollocandole sul mercato, o costruendone di nuove. In questo modo sarà finalmente possibile delocalizzare l’attuale concentrazione di strutture d’accoglienza prevalentemente presenti nelle due sommità vallerane.

Sarà altresì linfa per i commerci, che oggi vedono, laddove possibile, due soli periodi di ‘alta stagione’, durante i quali, se la meteo è favorevole, riescono a lavorare a pieno regime. Mentre durante il resto dell’anno sopravvivono, o addirittura abbassano le saracinesche nei ‘periodi morti’. Il Parco darà infatti anche a loro l’opportunità di riorganizzarsi e di rigenerarsi, beneficiandone largamente in termini economici di scala, prolungando così i periodi di attività cosiddetti forti, grazie alla creazione di nuovi flussi di ospiti.
marcello
inserito il: 12.4.2014 19:35
Evidentemente ognuno è libero di pensarla come meglio crede sulla validità del progetto, un progetto che al di là di un semplice marchio, ancora non ha né dimostrato né tanto meno realizzato qualche cosa in grado di creare la differenza,
leggere la favola del signor Vigne, mi son fuggite delle sane ghignate, ma tant’é… ridere fa bene allo spirito….
Una cosa vorrei che mi spiegasse il signor Vigne, quando cita dei possibili agenti interni ed esterni che potrebbero degenerare e compromettere la nostra dignità e libertà, che verrebbero tutelati solo grazie ai divieti previsti nel prospettato parco, rimango in trepida attesa e auguro a tutti un sabato sera rilassante.
Marisa
inserito il: 12.4.2014 20:24
Insomma avere la lampada di Aladino, si può esprimere solo tre desideri:
1 confini 2 divieti 3 una grande firma !!
Questo e quello che emerge dal leggere tra le righe, ci si esprime in grande, ma da dove arriva lo sviluppo e i posti di lavoro tali da eliminare il pendolarismo, mi sembra incredibile tanta manna, sono solo ipotesi oppure esistono i miracoli !
Marco
inserito il: 12.4.2014 20:54
Tante parole, ma continuo a vedere poca concretezza: cosa si potrà fare, cosà sara vietato nella zona nucleo e nella zona periferica. Tanta carta: ordinanza, charta, sondaggi (a che pro?), molti accademici al timone del progetto.

Boh, mi sembra un sacco di burocrazia per un progetto, al momento, abbastanza fumoso...
Fiordaliso
inserito il: 12.4.2014 23:48
... ognuno è libero di pensare quello che vuole, e "ghignare" di quello che vuole, io per "rispetto" verso le idee altrui (incluso alcune di quelle espresse in questo forum) non "ghigno" di nessuno ne tantomeno "ghigno" di nessuna idea ... mi limito ad esprimere un pensiero ... e continuo a pensare che quanto espresso dal Signor Vigne (una persona che per professione si occupa di turismo) è convincente, propositivo e costruttivo. Non saranno certo alcune scortesi "ghignate" di sottofondo a farmi cambiare idea.
Marisa
inserito il: 13.4.2014 7:53
Forse può preoccupare il fatto che le risorse naturali non solo vengano messe in risalto ,ma altresì messi al servizio di chissà quale fonti, mettendo il divieto al indigeno di aver la giusta gestione di tali risorse,(vice legge per Parchi ecc)
Acqua / territorio / capanne /agricoltura / oggi sono gestiti se non sbaglio da PATRIZiATI /COMUNI /Con permessi e leggi del territorio Cantonali e Federali .
Questa agognata Firma mette il sigillo assoluto su ogni singolo filo d'erba /sorgente /sasso ecc a la presunzione di gestire persino la meteo .mi preoccupa sinceramente molto la limitazione che comporta tutto questo
marcello
inserito il: 13.4.2014 9:06
Caro Fiordaliso,
volevo risponderti in privato, evitando così di annoiare gli utenti del forum, ma oltre che a nasconderti dietro un nome di un bel fiore, e/o di una brava cantante...

hai persino taroccato il tuo indirizzo mail!

Delivery to the following recipient failed permanently:
fior-da-liso-2009@hotmail.com
Technical details of permanent failure:

Fiordaliso! cosi non si fa!

Buona Domenica cmq! E ricordiamoci di santificarla :)
Amici Parc Adula
inserito il: 13.4.2014 9:44
Vi invitiamo alla mostra "GHIACCIAI ieri - oggi - domani"!
Il museo di Lottigna è aperto tutti i giorni.

MOSTRA di : Dr. Christine Levy e Dr. Felix Keller, (Academia Engiadina), Prof. Dr. Max Maisch e Dr. Frank Paul (Istituto di Geografia dell’Università di Zurigo), con contributi e traduzione a cura di Giovanni Kappenberger e Museo di Blenio.
Con il sostegno di Parc Adula.
PARC ADULA
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