Blenio Café
PARC ADULA
alfiero
inserito il: 11.5.2014 14:11
Salve a tutti,

Beh, ma non so se sia il caso di farne una polemica del caso neofite, se sono invasive ci si può porre rimedio con o senza il parco, del resto orsi e lupi oltre che invasivi sono anche aggressivi e tutto fa parte della biodiversità, in che misura vada accolta o contrastata la metamorfosi della biodiversità, è questo il discorso serio a prescindere dei meriti e demeriti di chi se ne occupa.

L’urgenza spetta al chiarimento delle ragioni dei benefici e degli inconvenienti che il parco potrebbe portare.

Infatti, caro Team del parco, (8.5.2014 14:26) voler avere già ora, un opinione ragionata e definitiva non pare essere né facile né giusto. Non sono ancora presenti le info e le decisioni necessarie.

Va detto che il compito di informare non spetta tutto al Team del Parco. Ai patriziati spetta una parte di questo compito che, a mio parere, dovrebbe consistere nell’instaurazione, nel loro ambito, del flusso di informazioni discendente ma anche ascendente per poi giungere ad una condivisione degli atteggiamenti e quindi ad una raccomandazione di voto ai patrizi.

Cosi dicasi dei comuni, il cui feeling fra l’autorità più favorevole al parco di quanto lo sia la popolazione (metà della quale secondo il sondaggio è scettica o contraria) è insufficiente (in modo dimostrato quindi). La metà della popolazione contraria si sente orfana di protezione istituzionale.

Se la carta del parco è un contratto, ognuno stia dalla propria parte, per popolazione e istituzioni locali la dirigenza del progetto del parco è la controparte.

Il parco può essere respinto o accettato, è il gioco della democrazia, ma non auspicabile a prezzi e condizioni ignoti o seminoti all’ultimo momento.

C’è chi trova poco male se la votazione venisse posticipata, se il tempo per informare e discutere stringesse. Importante, secondo me, è capire prima della votazione la volontà della popolazione quando sarà conscia delle condizioni. Per necessità della nostra realtà ambientale occorre pensare che a farlo funzionare, il parco, oltre alle imposte qualcuno deve poi restare.

Buon pomeriggio
Marisa
inserito il: 11.5.2014 14:17
Non sottovaluto il problema anzi voglio solo sottolineare ,che salvaguardare la natura e un dovere ,
E il Cantone giustamente se ne fa carico ,mi permetto di pensare che questo intervento può essere sostenuto anche da protezione civile , scuole in quei corsi per le giornate verdi ecc,
Investendo altrimenti eventuali energie ,
Camminando per i boschi dopo un inverno tanto nevoso ,e la desolazione
vi sono abeti sradicati,lungo molti sentieri .
Fiordaliso
inserito il: 11.5.2014 16:51
Son felice di leggere la precisazione di Marisa e sincerarmi che pure lei non sottovaluta il problema delle neofite. Certamente anche l'autorità cantonale si deve interessare di questo problema - nel frattempo il Comune di Blenio, il Parc Adula e altri se ne sono presi carico e per questo ricevono il mio plauso.

Come già scritto concordo con Alfiero: di questo tema non ne farei una polemica pro o contro il parco ... i temi sui quali discutere sono altri. Concordo soprattutto sul punto che non solo il Parc Adula deve ingaggiarsi nel dibattito pubblico. Solo con un aperto e chiaro confronto delle idee tra le parti interessate si potrà decidere se e come.

Una precisazione però va fatta. Citando il recente sondaggio viene indicata una disproporzione riguardo il sostegno al progetto tra le autorità comunali e il sostegno tra la popolazione. Fermo restando che un sondaggio è solo e resta solo un sondaggio (non si fa democrazia con i questionari) nel citato sondaggio non dice che la metà della popolazione è fondamentalmente contraria o critica verso il progetto. Se si legge con attenzione il documento pubblicato da WSL (www.wsl.ch/parcadula) si nota che in Valle di Blenio il 58% dei rispondenti si dichiara "favorevole" o "piuttosto favorevole" al progetto di parco nazionale mentre il 29% si dichiara "contrario" o "piuttosto contrario". Come scritto si tratta di un sondaggio (e come tale da prendere con le pinze) ma il dato espresso non è quello di una popolazione in Valle di Blenio contraria al progetto - tuttaltro.
Rasputin
inserito il: 13.5.2014 19:36
La reynoutria japonica, comunenmente chiamata poligono del Giappone
(sinonimi: fallopia japonica o polygonum cuspidatum) della famiglia delle poligonacee, è stata importata alla fine del 1800 in Europa per scopi ornamentali ed in seguito utilizzata in particolare sugli argini di fiumi, riali e terreni instabili allo scopo di rinfrancare il terreno.

Ottimo come commestibile; si posso fare buonissimi cannelloni ripieni, minestre ed in particolare delle ottime torte.

Si riproduce molto bene e cresce molto in fretta.
In ambienti temperati con buone condizioni di temperatura e umidità può crescere anche tra 10 e 30 cm per giorno, poi ad una determinata altezza si ferma (come tutti!)

Risulta molto difficile da estirpare (come tanti); la migliore soluzione è bruciarla sul posto dopo il taglio.
Trasportare la pianta e/o pezzi tagliati è molto rischioso in quanto i semi si spargono in modo incontrollabile (come spostare certa gente).

Ci voleva la scienza di PA per saperlo e intervenire. (ottima mossa di marketing!!!!)

Gli uffici federali preposti, già nel 1990 avevano redatto una carta di posizionamento della pianta su territorio svizzero.
Joe
inserito il: 14.5.2014 22:58
Che pizza!
Rasputin
inserito il: 15.5.2014 11:50
in sintesi

visto che i promotori di PA vanno ad estirpare qualche erbaccia, sarà doveroso votare TUTTI SI al progetto. (chissà se le fanno cuocere???)

Così poi estirperanno pure noi, però senza dirlo prima a nessuno.

Le ortiche e le lavazze le abbiamo sempre estirpate senza bisogno dell'intellighienza.
Moderatrici
inserito il: 16.5.2014 14:45
Cari utenti,
abbiamo saputo con molto piacere che il nostro forum
"Blenio Café", specie la conversazione sul Parc Adula, è molto letta e seguita anche in Valle Calanca. Utenti e visitatori del sito abitanti quella bella Valle, pure parte del progetto di Parc Adula, sono quindi invitati a partecipare attivamente al forum.

Buon fine settimana
Le Moderatrici
Rasputin
inserito il: 19.5.2014 14:21
Interessante la petizione lanciata e supportata da diversi enti che di montagna vivono e ne sanno qualcosa.
Lo si vede dalle prime importanti associazioni che sostengono la petizione.

Giusto proteggere il territorio, ma giusto lasciar vivere chi di territorio deve vivere.
Il popolo alpino (quello vero) sa come deve fare senza farsi dare il biberon.

Petizione da sostenere.
Leggi e direttive ce ne sono già abbastanza; e se in più non c’è alcuna visione di eventuali (ed improbabili ricadute), peggio ancora. Diamo il giusto spazio alle persone sensate.

Ecco l'indirizzo del sito dove informarsi e firmare.

www.petition-population-de-montagne.ch
marcello
inserito il: 19.5.2014 14:38
Ottimo Rasputin :)

Copio e incollo un passaggio dell'idea...

Negli ultimi decenni la protezione della natura e del paesaggio è stata fortemente sviluppata. L’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale (IFP), ad esempio, copre il 19% della superficie della Svizzera. Le misure di protezione si basano in parte su concetti del secolo scorso. Per realizzare il principio dello sviluppo sostenibile occorre tener maggiormente conto della competitività socio-economica delle regioni rurali e di montagna. Il rapporto con le regioni protette deve essere modernizzato. Gli approcci attuali, come dimostrato dai parchi naturali regionali, indicano in che modo procedere.

...ancora una volta la riconferma dell'idea dei parchi naturali regionali, molto più consoni per raggiungere il NOSTRO VERO obbiettivo finale!
Gina
inserito il: 19.5.2014 16:51
Con tutto rispetto, Rasputin: chi è "il popolo alpino vero"? C'è una definizione?
PARC ADULA
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