Blenio Café
PARC ADULA
marcello
inserito il: 4.11.2014 17:41
Finalmente una dichiarazione senza equivoci

„NELLA ZONA CENTRALE GLI ESCURSIONISTI SONO ESPRESSAMENTE BENE ACCETTI, MA NON DEVONO USCIRE DAI SENTIERI SEGNALATI”

questo è quanto afferma Catia Macconi in maniera chiara e tonda nella sua ultima newsletter

Significa forse che tutto il lavoro svolto dal gruppo incaricato di elaborare una proposta in alternativa a quanto recita il famoso articolo 17 dell’ordinanza federale sui parchi è stato inutile?

PS: Per chi non fosse al corrente: La proposta in alternativa era di elaborare una serie di percorsi sulla base delle guide del CAS, al fine di garantire una certa libertà di movimento a favore di chi frequenta le nostre montagne… il tutto sembra non esser stato digerito dagli uffici federali… alla faccia del bottom up
Rasputin
inserito il: 5.11.2014 16:42
piano piano si arriva al dunque.

Questo è solo la prima conferma delle silurate che Berna ha dato alle deregolamentazioni richieste.
Poi arrivano le altre!
È chiaro come l'acqua ed il sole quando c'è; ciò che non rispetta alla lettera l'ordinanza e tutte le imposizioni che gli girano attorno, da Berna verrà trombato e viene rimandato al mittente.

quindi...
marcello
inserito il: 8.11.2014 14:43
...vorrei essere smentito, in particolare da parte del team parc adula, ma tutto tace...
Team Parc Adula
inserito il: 13.11.2014 15:59
Gentile Marcello, in merito alla sua domanda possiamo affermare che i lavori svolti nell’ambito delle attività del gruppo di lavoro sentieri non sono in alcun modo stati inutili. I risultati delle discussioni costituiscono infatti una base decisionale importante per il prosieguo della tematica riferita ai sentieri, la quale andrà a concludersi nei primi mesi del 2015.

Il 29 agosto 2014, in occasione dell’evento organizzato a Disentis per tutti i membri dei gruppi di lavoro, sono stati presentati i prossimi passi da intraprendere in seguito alle indicazioni scaturite dall’esame preliminare del dossier-Charta, inoltrato a Cantoni e Confederazione lo scorso mese di maggio.

Per quanto concerne i sentieri e gli itinerari estivi e invernali, la nostra proposta di partire con la situazione attuale (rete completa dei sentieri ufficiali, non ufficiali, itinerari CAS, ecc.) e di istituire un sistema di monitoraggio dall’inizio della fase di esercizio del parco, che sarebbe dovuto servire per raccogliere informazioni utili sulla frequenza dei passaggi e sull’eventuale influsso di questi sulla fauna non è stata accolta con favore.

La Confederazione ci ha infatti chiesto di elaborare e presentare, entro la votazione popolare, una rete definitiva dei sentieri e degli itinerari all’interno della zona centrale.

Il Prof. Reto Rupf della ZHAW (Zürcher Hochschule für angewandete Wissenschaften) ha già elaborato per l’Associazione Parc Adula il concetto per la gestione dei visitatori. Per poter procedere in modo spedito abbiamo quindi affidato al Prof. Rupf l’incarico di elaborare la proposta di rete definitiva dei sentieri. Per raggiungere tale obiettivo s’intende formare dei gruppi di accompagnamento regionali, costituti da esperti locali, che avranno il compito di valutare le proposte e di decidere eventuali esclusioni di tratte di sentieri e itinerari, motivate in particolare da eventuali conflitti con la fauna selvatica.

Restiamo volentieri a sua disposizione per eventuali approfondimenti della tematica.

Team Parc Adula
Rasputin
inserito il: 17.11.2014 18:17
ed un'altra che s'en va...s'en va... s'en vaaaaa ha ha.
trallallà trallallà, ed il lavor chi lo farà ha ha ha ha
tirulero tirulà ha ha ha ha
maru
inserito il: 18.11.2014 8:39
Io avrei bisogno dal Team una conferma:
il territorio del comune di Serravalle (compreso Ludiano e Semione) è completamente inglobato nel Parc Adula?
Sulla cartina pubblicata nel sito sembrerebbe di si...

www.parcadula.ch/it/Territorio

-> cliccare poi sulla cartina che c'è a destra.

però girano voci di no....
marcello
inserito il: 19.11.2014 18:00
Egregio Signor Hilfiker,
la ringrazio per la sua risposta.
Come lei saprà, la proposta di inserire nel regolamento del parco gli itinerari principali descritti nelle guide del CAS, era finalizzata a preservare almeno in parte la libertà di movimento a quelle persone che frequentano le nostre montagne.
La sua risposta lascia intendere che Berna pretenda ridurre in modo massiccio, se non addirittura abolire, questi percorsi, mantenendo l'attuale rete dei sentieri ufficiali esistenti, quali unici e possibili itinerari per la zona centrale.
Vorrei qui di seguito elencare alcuni aspetti fondamentali, riguardo l'utilità e la funzione dei tracciati citati nelle guide del Club Alpino Svizzero:
- essi costituiscono un'importante strumento per gli escursionisti che vogliono accedere alle nostre cime, e un altrettanto importante valore aggiunto al nostro territorio.
- per gli itinerari descritti nelle guide occorrerà evitare ogni tipo di segnaletica, cartelli, paletti e tinteggi rosso-bianco e/o blu-bianco, concedendo una certa libertà d'interpretazione, dimostrando nel contempo quel giusto rispetto che la montagna merita.
- le capanne alpine, che godono di una particolare attenzione da parte delle nostre Istituzioni nell'ambito di finanziamenti pubblici per lo sviluppo economico-turistico, fungono da punto d'appoggio nella programmazione dei tragitti alpini verso le cime.
- questa tipologia d'escursionista costituisce la più importante risorsa economica per le capanne; precludendo l'accesso alle vette poste in zona nucleo, così come proposto da Berna, verrebbe messa a repentaglio l'esistenza stessa dei rifugi alpini.

Cordialmente
Marcello M.

PS:
Sono sempre in attesa di una risposta da parte del Team Parc Adula, riguardo la possibilità di sviluppare il discorso del valore aggiunto reciproco capanne-parco, attraverso la possibilità per le capanne di inserire nel target di gruppi di studio e gruppi scientifici attraverso la creazione di nuovi spazi didattici inclusa la possibilità di un aumento dei posti letto.
alfiero
inserito il: 21.11.2014 12:11
La gestione dei sentieri, ancor più della loro definizione, rientra nel discorso più generale a sapere, e per noi, finalmente a poter capire, quanto disponibile rimarrà il territorio coperto dal parco per i bleniesi e per i turisti.

A Nicola Croce e Roberta Bianchi, rappresentanti del comune di Blenio, vorrei gentilmente chiedere perché il comune di Blenio abbia ritenuto opportuno chiedere di inserire nel nucleo la regione del Luzzone fino al lago che comprende anche i pascoli del prealpe Garzotto.

Inutile spiegare che i prealpi servono per allungare la stagione alpestre di 3 settimane in giugno e 3 in settembre, ed è proprio durante la stagione alpestre che vien prodotto la miglior qualità del prodotto caseario. Quindi ridurre di 6 settimane il periodo alpestre significa ridurre notevolmente la quantità del prodotto caseario migliore da mettere sul mercato. A me sembra troppo per il comune di Blenio che metterebbe già a disposizione molto.
maru
inserito il: 24.11.2014 8:55
Scusate la mia curiosità,
ma avrei ancora alcune domande riguardanti il parco che spero ottengano risposta.... anche perché, se devo arrivare con un voto convinto, voglio che i dubbi che ogni tanto mi assalgono vengano smentiti...


Il territorio che si trova fuori dai confini comunali (zone abitate) è praticamente quasi completamente di proprietà dei Patriziati.

E' anche vero che, secondo l'art. 5 della Legge organica patriziale, i beni amministrativi del Patriziato (boschi, prati, ecc) sono beni che servono all’adempimento di compiti di diritto pubblico. .... Ma restano comunque di proprietà del Patriziato. Giusto? o mi sbaglio?

Ed ecco la mia domanda:
Chi si occupa del progetto Parc Adula ha preso contatto con i Patriziati della Valle di Blenio, in modo particolare con i Patriziati proprietari della zona nucleo? se si, qual'è la posizione dei patrizi riguardo al Parco? sono favorevoli? contrari? è stato chiesto nelle varie assemblee patriziali cosa ne pensano i patrizi?
e se per caso, da queste assemblee uscisse un parere contrario, questo viene preso in considerazione?

Invito qui i patrizi bleniesi, proprietari di buona parte del territorio, ad esprimersi....
marisa
inserito il: 10.1.2015 7:35
Un po' che non scrivo il mio pensiero su Park Adula.
L'evoluzione delle cose nel tempo si spiega da sola, a chi segue il proseguo del vivere in questo mondo; il valore di un territorio sta nel suo spazio esteso e naturale, che resta un punto di riferimento in tempi di crisi, non si può non percepire quanto sia importante per noi che viviamo la montagna, oggi ai più può apparire ridicolo tale ragionamento, ma se diamo il potere a chi ci vende fumo anziché sviluppo saremo privati della nostra unica fonte di rivalsa.
Privati della gestione delle nostre Alpi, delle nostre "acque' e quant'altro ancora.
A ben guardare si può dire che la natura stessa si ribella, estate piovosa, inverno senza neve, disastro a livello turistico come ci si può fare??
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