Blenio Café
PARC ADULA
Richi
inserito il: 6.11.2015 15:12
... ma il CAS, non era mica favorevole??

E l'Associazione, non ci aveva detto di aver raccolto il consenso di attori e operatori sul territorio? Ovviamente il CAS e la FAT devono esser tra di loro...

... non capisco... :-(
richi
inserito il: 6.11.2015 15:24
... ingerenza del CAS... ? Forse il termine "ingerenza" è un po' forte, ma partivo dal presupposto che presentando la "Charta" vi fosse il consenso degli operatori attivi sul territorio e associazione e gruppi di lavoro per arrivare alla Charta. E pensavo che ora fosse LA POPOLAZIONE a dover prenderne visione e valutare e discutere...
rasputin
inserito il: 6.11.2015 17:52
Ma bella la presa di posizione!!
l’Associazione Parc Adula renderà nota in queste sedi una sua risposta – molto critica – in relazione alla manifesta ingerenza del Comitato centrale del Club Alpino Svizzero CAS in un processo democratico regionale.

Ingerenza???

Ma non è forse il gruppo PA che fa ingerenza e vuole imporre dettami talebani citando e decantando uno pseudo processo democratico?

Mi pare di aver letto in diversi dizionari che democrazia equivale a libertà!

Forse i nodi cominciano ad arrivare al pettine!!
Vilmos
inserito il: 7.11.2015 17:05
Condivido in gran parte le perplessità di Richi, nella misura in cui anch'io credevo che la rete dei sentieri nella zona centrale fosse stata negoziata (anche) con le società alpinistiche. Evidentemente non è stato trovato un accordo su tutta la linea.

Come Richi trovo un po' esagerato il termine "ingerenza" sia da parte del Team Parc Adula (che mi aspetto chiarisca i motivi di questa presa di posizione durante la serata pubblica) sia da parte di Rasputin, che spero mi spiegherà su BC cosa intende con "ingerenza", "dettami talebani" e "pseudo processo democratico".

Manca poco (due giorni) alla pubblicazione della Charta. Calma e gesso. Non cominciamo a giocare a chi la spara più grossa.
alfiero
inserito il: 7.11.2015 22:10
Anzitutto grazie al CAS, che, forse senza volerlo, ha promosso il dibattito sui mezzi di comunicazione, non posso dire altrettanto all'autorità del parco, che, ancora una volta lo "stoppa" rimandando la "risposta molto critica" al "dialogo con la gente" e solo dopo la pubblicazione della charta.

Poi perché al CAS va dato sto' tipo di risposta in luogo di una serena entrata, via mass media, nel merito del problema citato dal CAS?

Se "dialogo con la gente" ha da essere cosa significa, allora, ingerenza? Se ingerenza significasse: i non abitanti del territorio del parco non ci mettano naso, allora dove sarebbe la coerenza?

Ma cosa ne dite del fatto che la charta viene presentata assieme ai saldi natalizi e solo per 2 mesi? Non sarebbe giusto sapere già ora la data della votazione? Speculando si potrebbe pensare che, essendo interessati 2 cantoni, si voti in occasione di una votazione federale, e ce ne sono già in febbraio 2016.

Buon prosieguo della conversazione
rasputin
inserito il: 9.11.2015 14:27
Ingerenza; termine usato da PA.

Ecco la spiegazione al termine usato.

Riassumendo le definizioni date da diversi dizionari, sia cartacei, sia elettronici, cosa significa tale termine.
Intromettersi ed esercitare una qualsiasi influenza in cose che riguardano direttamente altre persone o altri enti.

Quindi: intromissione non richiesta e non gradita in cose che non dovrebbero riguardare chi tenta di intromettersi.

Ed ecco la spiegazione al termine dettami talebani.

Quindi se PA ritiene l’intervento del CAS un’ingerenza negli affari altrui (cioè solo affari di PA), non si può non ritenere che le linee imposte da tale ente (cioè PA) siano dettami talebani.

Ed ecco l’ultima spiegazione al termine pseudo processo democratico.

Se PA, con il loro tanto decantato processo democratico, non vogliono assolutamente ascoltare sia il popolo (quella parte di popolo che si sente in dovere e in diritto di esprimersi ed esercitare il vero processo democratico) ed ancor meno gli enti che a suo tempo sono stati interpellati ai fini di essere di appoggio nella stesura dei piani di utilizzo del territorio e dei documenti atti a redigere la famigerata Charta (la cui prima edizione, gli uffici preposti di Berna l’hanno prontamente rispedita al mittente con l’ordine di modificarla altrimenti: stop al progetto e relative future sovvenzioni!!!), ditemi voi dove stà il processo democratico!

Ed ecco la mia personale spiegazione e considerazione.

Se PA ritiene che se un individuo, o ancor peggio un ente, che con pieno diritto (anche nel vero senso della legge e della costituzione) si sente di dover dire qualcosa, è un ingerente, tale affermazione è esattamente l’opposto della democrazia.

Quindi, se PA ragiona in questo modo, come si può ancora parlare di processo democratico, di libertà, ed ancor peggio di fiducia!

Si potrebbe pensare che finora tanto è stato fatto “sotto banco” lasciando l’impressione che i sotterfugi e le bugie possano non essere così assenti come si dovrebbe credere.

E non è la prima volta che i dirigenti di PA si arrabbiano con chi prova ad esprimere le proprie idee, se tali idee non combaciano al 100% con la loro filosofia.
rasputin
inserito il: 9.11.2015 14:36
aggiungo.

a giorni esce la Charta.

Ebbene diamo al popolo il tempo necessario per leggere il documento e lasciargli trarre le dovute conclusione, senza ingerenze e con processo democratico.

invitiamo il popolo ad essere pragmatico,nella lettura e nell'interpretazione dei punti chiave e delle condizioni capestro che tale documento contiene e decidere così come sacrificare il territorio in sede di votazione.

il sottoscritto, il documento lo conosce molto bene!
Carlo
inserito il: 9.11.2015 15:41
In realtà la Charta è uscita oggi, ma vedo che il signor Rasputin ha perso dei pezzi (o riporta solo quello che più gli fa comodo): www.parcadula.ch/it/Charta-Parc-Adula/download-cha...

E il buon Rasputin, per onestà intellettuale, forse dovrebbe prendersi la briga di riprendere il comunicato del Parc Adula nella sua interezza, così forse eviterebbe di strumentalizzarlo a suo piacimento:

"Nel rispetto di questa consultazione pubblica, e dando assoluta precedenza al dialogo con la popolazione locale, l’Associazione Parc Adula renderà nota in queste sedi una sua risposta – molto critica – in relazione alla manifesta ingerenza del Comitato centrale del Club Alpino Svizzero CAS in un processo democratico regionale."
alfiero
inserito il: 9.11.2015 16:27
Per non andare di confusione in confusione gradirei che qualcuno, gentilmente, spiegasse una volta bene se il comitato centrale del Club Alpino Svizzero ha o non ha a che fare col CAS, scusate ma per intenderci nel merito dobbiamo prima intenderci sui termini.

Il parco rispondendo su FB dice, cito:
....."Al contrario del Comitato centrale del Club Alpino Svizzero (che ci teniamo a precisare non è il CAS ma un drappello di persone con ufficio a Berna)" .......

Grazie e buona serata a tutti, Alfiero
rasputin
inserito il: 9.11.2015 19:15
dunque:
il CAS essendo un'istituzione a livello svizzero ha un organo centrale di direzione (sito a Berna) con un comitato centrale e le varie commissioni. (attività, capanne, natura e paesaggio, giovani, soccorso- gestito dalla parallela fondazione SAS/soccorso alpino svizzero, eccetera...)

Sotto questo cappello ci sono poi le diverse sezioni (con il proprio comitato e le proprie commissioni) che sono poco più di cento in Svizzera, di cui tre in Ticino.
A livello svizzero i membri sono circa 145'000.

Parallelamente al CAS, ci sono altre organizzazioni simili, ad esempio in Ticino la FAT (federazione alpinistica ticinese con le varie sezioni SAT, di cui tre in valle di Blenio, e UTOE (unione ticinese operai escursionisti), di cui una a Biasca

Invece l'associazione delle guide alpine è l'associazione che raduna le varie associazioni di guide presenti sul territorio svizzero, sia indipendenti sia le scuole. Sia che si tratti di guide del CAS sia che si tratti di guide cantonali (Berna, Vallese, ecc)
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