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Blenio Café
PARC ADULA
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Giacomo
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inserito il: 18.10.2016 12:32 |
Ci vuole un'inversione di tendenza: per le valli in montagna, più potere ed efficacia (rapidità...) d'azione e meno pastoie burocratiche. E' questo che ci vuole secondo me. Forse il Parco sta ponendo e ha il pregio di far uscire proprio questo problema di fondo. Che va affrontato! E' profondamente frustrante impiegare più di 10 anni (e in valle abbiamo l'esempio su al centro nordico) per posare il primo mattone e spendere centinaia di migliaia di franchi (!!!) in carta.... C'è decisamente qualcosa da qualche parte che non va. Ed è giusto rendersene conto. E invertire la tendenza. Ma ci devono essere i politici convinti di farlo... Il singolo cittadino può fare ben poco, se non esprimersi nelle votazioni... e nelle elezioni.
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rasputin
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inserito il: 18.10.2016 16:14 |
Lavorando da lungo tempo, seppur parzialmente, nel settore del turismo, e che con fortuna per quanto riguarda le esperienze vissute, anche "toccato cose" ad alto livello sia in Svizzera che all'estero, ritengo di poter dire che per sviluppare una zona ci vuole ben altro che una intera valle sottomessa a ben precisi vincoli dettati, NON DAI PROMOTORI DEL PARCO ma bensì DAGLI UFFICI FEDERALI PREPOSTI E DALLE VARIE ASSOCIAZIONI che DEVONO, per diritto e dovere intervenire ogni volta che si muove qualcosa!! Il problema non è il - ORA, ma il DOPO In sostanza e molto semplicisticamente, per sviluppare un territorio ci vogliono unicamente tre premesse ben precise: - i progetti validi, credibili e realizzabili - i capitali per costruire (in tutti i sensi) i progetti - le persone giuste atte a sviluppare, seguire e costruire il progetto ed atte a sostenerlo e gestirlo nel futuro. Sono i tre principi fondamentali che reggono, e che devono reggere ogni studio; compresi i famigerati ed omnipresenti Business, Master e altri Plan! Cosa è il punto più importante ed eventualmente ritenuto il più debole alle latitudini interessate? Al lettore la conclusione!!
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Christian
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inserito il: 18.10.2016 22:03 |
Ciao a tutti, scusate se mi intrometto.. Domanda: ma perchè tutta questa paura delle associazioni ambientaliste? Accipicchia ma noi dovremmo rinunciare ad un riconoscimento, a un premio ambito che potrà contribuire a dare nuova linfa alle nostre imprese artigianali, ai nostri commerci, alla valorizzazione del nostro territorio e dei nostri prodotti... per paura degli ambientalisti? Ma questo modo di vedere le cose è pura rassegnazione... E poi cosa c'entra WWF e ProNatura? Mica lo gestiranno loro il Parco! Nell'associazione, i membri delegati saranno i rappresentanti dei Comuni. Le associazioni ambientaliste, nella procedura di consultazione, hanno cercato di portare acqua al proprio mulino, ma è normale che sia così, è il gioco delle parti.. Anche i singoli privati cercano di rivendicare i propri interessi, ma è normalissimo, ci mancherebbe! Se la Federazione Internazionale di Automobilismo avesse risposto alla consultazione avrebbe rivendicato una pista di F1 in Greina, ma nessuno dovrebbe scandalizzarsi....È semplicemente il ruolo che riveste ogni ente, associazione, gruppo di interesse o semplice privato, Ma alla fine noi dobbiamo votare la Charta, non le posizioni di WWF o ProNatura.. Buona serata!
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Christian
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inserito il: 18.10.2016 22:11 |
Sulla frase sotto: “A scuola ci hanno insegnato che è il popolo, (che poi elegge i vari consigli, comunali (CC), cantonali (GC) e il consiglio nazionale e stati che hanno il potere legislativo /cioè di dettare ed accettare le leggi, E NON IL CONSIGLIO FEDERALE”. In sostanza, il CF non avrebbe alcun potere di emanare leggi, ma solo di farle eseguire…?? La tanto discussa OPar è stata emanata proprio dal Consiglio Federale svizzero…., dove siede la altrettanto discussa Consigliera Leuthard..
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GIGI
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inserito il: 19.10.2016 16:06 |
Scusate.....è la prima volta che intervengo, ma mi sembra veramente di vivere in una valle che non vuole aprirsi a nuove sfide. Che parla, parla....che litiga....invidia e malelingue. Progetti tanti e il tempo passa....e tutti invecchiano e poi riposeranno in pace? Si chiedono sussidi per tutto, ma vi guardate un po' in giro......in Svizzera interna, in Austria.....qua in confronto sembra di essere almeno 30 anni distanti culturalmente. In pratica come tutti i progetti della Valle di Blenio....presenti sempre su carta, sui giornali ecc...., ma stringi, stringi....il risultato è sotto gli occhi di tutti. SVEGLIA!!
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rasputin
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inserito il: 19.10.2016 16:16 |
A merito del potere legislativo, esecutivo e, visto che ci siamo mettiamoci anche il potere giudiziario. Ribadisco e mantengo quello che ho detto su come deve funzionare. Ecco in sintesi come vengono elaborate le leggi, portando proprio ad esempio la Opar in questione. Circa 13 – 15 anni fa il Consiglio Federale, con il sostegno di Pro Natura del Buval ed altri enti presentava in visione una prima bozza di ordinanza che veniva respinta dal parlamento. Tale bozza veniva così rifatta e messa in consultazione (vedi rapporto esplicativo del 30 gennaio 2007) ed è l’attuale approvata dall’Assemblea Federale ed entrata in vigore il 7 novembre 2007. Quindi il Consiglio federale, Il Consiglio di Stato ed il Municipio, NON HANNO ALCUN POTERE LEGISLATIVO, ma lo dice il nome “esecutivo”, deve eseguire e di riflesso far eseguire quanto qualcun’altro ha deciso. Esattamente al contrario di quanto succede in alcuni comuni dove chi comanda è il Municipio o peggio ancora il segretario. Per chi siede solo in Consiglio Comunale lo sa benissimo; che decide è il CC, il municipio prepara i messaggi (cioè le richieste) elaborare le necessità e quant’altro che poi passano al vaglio delle varie commissioni, le quale fanno le loro osservazioni (rapporti) e di seguito si decide/vota in seduta di CC. Idem ai livelli superiori, in uno stato di democrazia diretta. Tutt’altra cosa nei regimi totalitari. Forse è colpa della scuola che ad un bel momento ha deciso di non più insegnare civica nelle scuole. Ma magari dietro a questa decisione c’era un piano ben preciso! L’ignoranza crea la dipendenza e toglie il potere al popolo. Paura delle associazioni; non è una paura ma una mera costatazione dei fatti e conferma del diritto acquisito che tali associazioni hanno (art. 1 lettera c della LPN del 01 luglio 1966 (stato 01 gennaio 2008), che di riflesso diventa un loro dovere morale ma anche giuridico! Nulla più.
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alfiero
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inserito il: 19.10.2016 17:39 |
Aperta la campagna per il voto è ben giusto che qualche nuovo interlocutore intervenga, sia egli contrario o favorevole al parco. Però, signor Gigi, l'apertura auspicabile perché si sia al passo coi tempi degli altri, comporta necessariamente delle scelte, non la direzione già presa in favore del parco, pertanto c`è chi vede il parco e la sua svolta verso il prosperare selvatico di Flora e Fauna come scelta migliore, c`è invece chi vede che in tutto il cantone si fa a gara a costruire case per anziani in luoghi meno adatti della Media Blenio, che sono redditizie, parchi acquatici, ospedali ecc. ecc. Anche guardare verso altre fonti di reddito e di ripopolamento di cui disponiamo, mi sembra apertura. Avevo scritto, qualche anno fa che la carta del parco, sempre secondo me, doveva portare un esplicito diritto incontestabile per la costruzione delle Terme, questo non sembra però possibile, anzi, la critica da parte ecologista, segnala che restano aperte troppe possibilità per l'opera umana. Insomma il parco è un ente di vocazione ambientale e non economica, l'apertura verso il bene della natura in valle c`è sempre stata.
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Pepo
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inserito il: 20.10.2016 12:44 |
Grazie Gigi per queste verità. Sono un bleniese che per motivi lavorativi a dovuto andare oltre Gottardo, e quidi probabilmente per questo motivo ho una visione de la valle diversa. Le mie vacanze e una buona parte dei fine settimana li passo comunque in valle. Il caso voule che abito vicino ad un parco “parc naturel régional gruyère pays d’enhaut” (quello della Gruyère medesima categoria che la futura zona periferica del parco Adula) che si trova fra 2 cantoni (Friborgo e Vaud), e francamente posso dirvi che qui non c’é nessura restrizione. Si parla sempre di rilancio, di progetti...eccetera, per tutto questo ci vogliono degli investitori, e gli investitori hanno bosogno di visibilità, e cosa c’é di meglio di un parco Nazionale. Sé con la creazione del parco ci saronno delle piccole rinunce (largamente accettabili), la NON creazione del parco non farà altro impoverire la valle. Mi ripeto, questo treno passa una sola volta, il rifiuto del progetto parco Adula, sarebbe un grande errore => Dopo sarà troppo tardi!!!!!!! Non da dimenticare che fra 10 anni cisarà la posibilità di rirornare indietro.
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Christian
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inserito il: 20.10.2016 15:42 |
Grazie Pepo per la concreta e reale testimonianza della splendida Gruyère! Tu vedi e vivi a diretto contatto con un'esperienza che sta vincendo la propria scommessa! Io penso che rinunciare a questa unica e irripetibile occasione non rappresenti la mentalità vincente e positiva di una realtà periferica che vuole mettersi in gioco. Temere gli ambientalisti, le autorità, le istituzioni, il BAFU, l'ARE, Greenpeace, l'art. xx, il cpv. yy, la legge zz, l'ordinanza xyz,... equivale a mio modesto avviso a fomentare la fallimentare politica del "NON SI PUÒ FARE".. I giovani, gli imprenditori, gli artigiani, i commerci, tutta la Valle hanno questa occasione. Vogliamo, dobbiamo provare! Rifiutarla per paura del singolo sospetto rappresentato dal cpv. xyz è una sconfitta senza nemmeno aver avuto il coraggio di scendere in campo! È come avere la possibilità di costruire la casa dei nostri sogni, ma rinunciare per paura che un nostro vicino ci faccia un'opposizione per la cuccia del cane.. Ma allora dov'è il nostro orgoglio, la nostra fierezza di affrontare un'avventura, una nuova sfida?
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Gaetan
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inserito il: 21.10.2016 23:53 |
Si parla troppo poco degli alpeggi (volutamente?) in particolare nel Nucleo, val Luzzone. I principali sono 3 (per bovine) caricati da secoli con una natura intatta e migliorata (vedi rapp. del signor Peter Rieder del 2009). Il Parco richiede la limitazione della zona pascoliva al 15% (meno l'85% dell'attuale...). Di conseguenza saranno ridotti i capi di bestiame dell'85 % immagino. Chi caricherà ancora quegli alpi con 10-15 mucche? (Per il piacere dei visitatori è stato scritto mi sembra...). Naturalmente nessuno. Così i signori del ParcAdula raggiungono automaticamente lo scopo previsto dall'art. 17 dell'Ordinanza. Altro che formaggio d'alpe che potrà essere venduto "a maggior prezzo dell'attuale"... Addio alpe di Motterascio, Garzotto, Cavallasca, e anche Garzora e corti attorno per le greggi. Alpigiani, informatevi bene. E dove andrà poi il bestiame dei nostri allevatori dell'alta Valle? Ditecelo voi.
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PARC ADULA
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