Blenio Café
PARC ADULA
Scriba
inserito il: 12.11.2016 18:44
Signora Pini...dovra' poi indicare chi sono i manipoli di ambientalisti che credono nella Charta e che l'hanno proposta: dal suo intervento deduco che i futuri ammnistratori del Parco saranno tutti plasmati da certi credi ecologisti: i vari giovani e attuali Consiglieri comunali della Valle che credono nel progetto, quasi tutti gli attuali Municipali della Valle, i 3 Granconsiglieri della Valle. Non conosco tutte queste persone, ma non mi sembrano sprovveduti e filo-ecologisti. Non pensa che avendo ravvisato qualcosa di rischioso o "talebanico" nella Charta, avrebber reagito ?
Gaetan
inserito il: 12.11.2016 19:13
Io direi che NON bisogna esagerare con certe argomentazioni, sia i favorevoli, sia gli altri. NON è perché si ama la natura che si deve votare SI, ma per altre ragioni più sensate: il marchio, la speranza di indotto, turismo, fattori economici in fondo, e non da ultimo la famosa visibilità ecc. (buone ragioni comunque).

MAGARI anche sperando che, laddove è (eccome) necessario, si potrebbe esigere un po' più di ordine e disciplina, il che non farebbe proprio mai male...! D'accordo?

Per quanto riguarda gli AMANTI della natura, credo di poter dir loro che essa qui non è stata e non è minacciata per niente, e che rimarrà sempre tale e quale, con o senza il Parco Nazionale, senza o con la presenza dell'Uomo che, come ha sviluppato il nostro Pianeta, ha sviluppato le terre alle nostre latitudini. Saluti.
Rico
inserito il: 12.11.2016 22:09
Chi ama la natura non la svende
Né per un marchio
Né per 5,2 milioni annui (per chi?)
Né per commercializzarla portando chissà quanti turisti chissà di che qualità chissà che impatto (povera Greina)
Né per chissà che indotto presunto!
Chi ama l'uomo deve rispettare la sua libertà sopratutto di pensiero
Questo significa il lenzuolo esposto davanti la nostra officina
Un'attività bleniese che occupa sette persone di cui due giovani in formazione, sette posti di lavoro in valle! veri e sicuri
Volete davvero che non abbi il diritto di esporre il mio dissenso
nel voler mettere sotto contratto il nostro amato territorio?
Chi non ha il coraggio di ribellarsi non ha il diritto di lamentarsi
Rico
inserito il: 12.11.2016 22:29
Dimenticavo
Le lenzuola oltre che pittoresche sono anche efficaci
se se ne parla, persino più efficaci che gli striscioni di PA
fatti fare chissà dove, magari all'estero.
mirtillo
inserito il: 13.11.2016 0:51
Signora Pini, ho seguito il suo invito a leggere le due pagine consigliate.
Il primo punto è semplice: la LPN e l’Ordinanza sono il riferimento per scrivere la Carta. Fa stato la Carta.
L’ultimo trafiletto sintetizza gli obbiettivi del Parco nei primi dieci anni. Questi obbiettivi, in zona periferica dove non ci sono ulteriori vincoli, sono su base volontaria. Se la votazione passa si presume che almeno metà della popolazione sia aperta a questi obbiettivi e forse ad orientarci la propria intraprendenza.
Quello che non trovo sono il contratto capestro, il manipolo di estremisti ambientali né alcunché sugli studi d'impatto ambientale.

Obbiettivi
a) Garanzia del libero sviluppo della natura nella zona centrale (tutela dei processi)
b) Salvaguardia e promozione degli elevati valori culturali e naturalistici, così come cura del paesaggio culturale considerando la funzione cuscinetto della zona periferica
c) Promozione dei legami con le Regioni e consapevolezza dei rispettivi valori
d) Sostegno della ricerca di base e di quella applicata nella zona centrale e in quella periferica
e) Sostegno e realizzazione di misure per l’incremento del valore aggiunto regionale (energia, artigianato, agricoltura e economia forestale, turismo)
f) Promozione di un’economia agricola e forestale innovative e orientate al futuro
g) Valorizzazione del territorio del Parco con prodotti tipici del Parco e offerte di servizio come il turismo in sintonia con la natura e la cultura
h) Sostegno nella commercializzazione di merci e nell’offerta di servizi del territorio del Parco
i) Sostegno e realizzazione di cooperazioni e di iniziative innovative all’interno e all’esterno del Parco
j) Ulteriore sviluppo e realizzazione dell’educazione ambientale
k) Promozione dell’utilizzazione sostenibile delle risorse naturali e di una gestione sostenibile dell’energia e della mobilità
Nel rispettivo ambito di competenza, le Regioni del Parco indirizzano le proprie attività secondo i principi dello sviluppo sostenibile e sollecitano la popolazione, le aziende e le istituzioni ad attenersi agli stessi. Adottando il principio di rendere possibile in egual misura la protezione e l’utilizzazione, il Parco nazionale Parc Adula assume un ruolo pionieristico nel panorama dei Parchi svizzeri.
Denis
inserito il: 13.11.2016 11:05
Buondì,
solo una precisazione a Rico: gli striscioni sono stati creati e realizzati in Valle (studio grafico a Malvaglia gestito da una nostra giovane convallerana), a km come le vostre lenzuola.. Anche tutti gli stampati sono realizzati in Ticino o in Grigioni .. Dovesse arrivare il Parco, sarà così anche dopo ..

Denis Team PA
alfiero
inserito il: 13.11.2016 11:16
Stress traumatico da sopraffazione .........

Come se, sopra il Ticino, un regista divino, avesse promesso il paradiso, da qualche tempo si è ingigantita in modo impressionante, sproporzionato, organizzato, una campagna pro si, che non ha molto da invidiare alle pre elettorali cantonali. Pensate che un partito ha persino partorito un edizione speciale del suo giornale, pro parco, si intende, perché (fa ridere) di contrari, perché fossero un aiuto al dibattito, che volevano dire la sua, non se ne trovano. Forse molti non bleniesi non tengono conto che, a differenza dei Grigioni, il nostro distretto sta sacrificando, in onore al parco, l'intero suo territorio abitato. Forse tutti quanti andiamo a votare, o abbiamo già votato, senza tener conto di quanto, per volontà della natura stessa di un PN, comporti lo stato di PN. Forse i Vallesani sono stati minchioni a rinuncairvi?. Sta di fatto che questa mobilitazione abnorme, aggiunta all'iniqua distribuzione dei soldi pubblici per finanziare le campagne (per il si e per il no), e ai desideri di sperimentare, a casa nostra, la riduzione allo stato primitivo del territorio non solo reprime in modo inaccettabile le ragioni del no, ma sopraffa la stessa facoltà dei Bleniesi di farsi le loro scelte.

Questo dovrebbe preoccupare seriamente anche quei cittadini Bleniesi che vogliono il parco, perché, molti di loro, in caso di realizzazione del parco, si troveranno nei Municipi, nei Consigli Comunali, nell'amministrazione del parco, nelle amministrazioni Patriziali, col compito di tener bada a un calibro simile della sopraffazione.

Abbiamo capito a chi interessa togliere dal ruolo di candidati al sostegno pubblico per l'economia, la nostra valle? ......... abbiamo letto quello che un presidente scrive: accanto al LAC, al Centro Balneare di Locarno, al Festival del film, al Tamaro parc, (Splasch) (a quelli naturalmente ci pensiamo noi) un parco nazionale inutile. Non è forse come dire noi vogliamo guadagnare voi fateci da contorno vergine.

Naturalmente sarò sopraffatto!
alfiero
inserito il: 13.11.2016 11:36
mi è scappata una imprecisione: "inutile" al PN l'ho aggiunto io.
Maria Rosa
inserito il: 13.11.2016 11:40
Caro Rico, non prenderla sul personale, nel mio scritto ho specificato che ho molto rispetto per l'altrui pensiero e questo fa parte del mio essere. Comunque non mi va di passare per una persona che non ama la natura e l'uomo, il territorio e quant'altro. Sono fiera di essere bleniese e per informazione questo slogan è stato coniato da mio figlio con i suoi amici Sara e Diego ben 19 anni fa. Quindi ho trasmesso questi valori che rimangono ben radicati in tutti noi. Il Parco è un progetto e se verrà accolto o meno, come sempre sarà la storia a giudicare.
Rico sauser
inserito il: 13.11.2016 13:36
Cara Maria Rosa
Nella mia risposta ti posso assicurare che non c'è niente di personale, nemmeno ti conosco!
Ho solo voluto rispondere alla tua domanda e se sono stato maleducato o scortese ti porgo sinceramente le mie scuse.
Ma visto che spesso e volentieri alcuni sostenitori usano la strategia del personale, parliamo della serata modem evento tenuta ad Olivone, vi sembra che i pochi contrari e i non convinti che hanno osato prendere la parola siano stati trattati educatamente? E gli stessi abbiano ricevuto una seria risposta?
Mentre la maggior parte degli interventi dei favorevoli non erano personali?
L'unico intervento del moderatore a fermare il dibattito ed invitare ad abbassare i toni è stato addirittura durante l'intervento di un segretario comunale bleniese favorevole o no?
Fischi, risa, commenti offensivi ad un giovane stabilitosi in valle con la sua famiglia , accusato di non essere un bleniese doc. solo perché si è stabilito da noi da pochi anni? Poco prima le stesse persone predicavano apertura di mentalità, accoglienza, turismo e quant'altro.
Le stesse persone che affermano che i contrari non hanno argomenti?
Questi sono argomenti?
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