Blenio Café
PARC ADULA
Loris
inserito il: 16.11.2016 20:36
Cara Irina,
permettimi ancora una breve replica. Scrivi che non tiri in ballo il Comune, ma tu metti il dubbio sulla buona fede delle istituzioni e quindi anche dell'amministrazione comunale, il dubbio c'e' e la scusa non serve a niente. E' un processo alle intenzioni che non serve a niente e mette in cattiva luce l'amministrazione, cantonale o comunale che sia. E mette in cattiva luce anche il progetto di parco nazionale, non per i suoi contenuti che tu legittimamente puoi anche non condividere, ma a seguito di elementi che non contano un bel niente con il progetto.
Senza rancore.
Saluti.
Loris
vasco
inserito il: 16.11.2016 20:53
Ciao Paolo T
la riflessione sulla questione politica è puramente personale, ognuno fa quello che meglio crede vedo però che ha innescato una reazione.... e ciò è positivo. Come detto siamo in un paese democratico dove ognuno vota quello che meglio crede. E' però evidente che quando si sentono delle cose inveritiere sale la tensione. Come detto mi ero preposto di non intervenire su questo blog perché sapevo già come poteva andare a finire: in polemica.... se però il livello è questo accettiamolo e andiamo avanti.
Auguro a tutti un buon prosieguo con o senza Parco. Restando coscienti che qualcosa all'interno della nostra comunità si è rotto e ci vorrà del tempo per rinsaldarlo.....
mirtillo
inserito il: 16.11.2016 22:15
Elio, Il lungo termine inteso da Berna è un minimo di 50 anni...

bene bene, così si ragiona! così hanno più senso gli investimenti a lungo termine.
Team Parc Adula
inserito il: 17.11.2016 9:33
Il team Parc Adula ha il piacere di precisare alcuni punti discussi su queste pagine in diversi ambiti.

Obiettivo di ridurre le superfici di pascolo della zona centrale

- La zona centrale ammonta a 142 km2;
- In base ai rilievi effettuati sul terreno, attualmente le superfici pascolate nella zona centrale ammontano a ca. 25% della stessa;
- Nel regolamento della zona centrale è stato inserito l'obiettivo a lungo termine di ridurre queste superfici di pascolo al 15% della zona centrale (quindi, dal 25% al 15%);
- L'obiettivo è realistico ed è stato inserito sulla base di attente valutazioni sulla situazione attuale e sulle tendenze in corso;
- Nel 25% sono contemplate anche superfici pascolate 1-2 giorni all'anno e i passaggi per animali;
- Le riduzioni delle superfici di pascolo avverranno esclusivamente su base consensuale e in accordo con i proprietari e non saranno imposte dall'ente parco;
- Gran parte di queste superfici di pascolo sono sottosfruttate o non sono sfruttabili (sassaie e arbusteti nani senza resa) e già oggi, indipendentemente da Parc Adula, è in corso un processo d'imboschimento e le superfici di pascolo si stanno riducendo;
- Per alcuni alpeggi (non riguarda il Comune di Blenio e la Greina) Parc Adula ha già ricevuto delle dichiarazioni d'intenti dei proprietari che hanno dichiarato di essere disposti a entrare in materia per valutare eventuali riduzioni delle superfici o trovare alternative fuori dalla zona centrale, dove vi sono alpeggi più accessibili e che potrebbero essere sfruttati meglio;
- Parc Adula indennizzerà le riduzioni di superfici di pascolo nella zona centrale o, in alternativa, potrà elaborare progetti per valutare soluzioni più sensate fuori dalla zona centrale. Questi progetti saranno elaborati in collaborazione con tutti i gruppi d'interesse (agricoltori, rappresentanti della caccia, forestali, ecc.);
- Parc Adula ha promosso ed elaborato negli scorsi anni 3 importanti concetti di pascolo per gli alpi Arbea-Arbeola (Mesocco), Greina, Motterascio-Garzott (Blenio), dimostrando la piena compatibilità di questi alpeggi con la zona centrale. Nei concetti sono inoltre indicate alcune misure che, se messe in partica, permetterebbero di accedere ai contributi diretti della Confederazione, a pieno vantaggio dei gestori;
- Tra gli obiettivi strategici-territoriali fissati per i primi 10 anni della fase di gestione, Parc Adula intende promuovere e favorire gli alpeggi nella zona periferica (1'108 km2) sulla base di strategie regionali. Il concetto di "strategia regionale" implica una riflessione degli attori locali su scala regionale e quindi non una decisione a livello di ente parco. Uno studio del genere è stato promosso in Val Calanca ed è in corso in Val Mesolcina. Vi sono alpeggi in fase di abbandono e vi sono alpeggi dove avrebbe senso investire maggiormente per sfruttarli meglio.

Legna da ardere

- Estratto dal Rapporto sulla consultazione Charta Parc Adula del 15 settembre 2016, pag. 17
www.parcadula.ch/it/dms/charta-parc-adula-26-10-20...
“Molte osservazioni concernono la gestione concreta di singoli alpi e propongono domande relative all’ammissibilità di recinzioni, alla produzione di legname sui pascoli forestali, ai cani da pastore, al carico consentito o all’incentivazione delle razze indigene. Simili tematiche devono essere verificate nella fase d’esercizio per ogni singolo alpe e disciplinate, rispettivamente assicurate, nel concetto di gestione o con altri mezzi (determinazione del carico normale, accordi individuali).”
“[…] Il concetto di gestione (quale strumento d’esercizio del parco) si basa sul piano di gestione secondo l’Ordinanza concernente i contributi di estivazione della Confederazione.”;
- Per il caso specifico dell'alpe Cavalasca, caricato unicamente con mucche nutrici, il fabbisogno di legna è limitato ad un uso domestico (cucina a legna), per questo l'approvvigionamento può essere fatto nelle vicinanze. Come spiegato nel rapporto sulla consultazione non ha senso vietare un moderato taglio della legna se, quale alternativa, si dovessero ad esempio trasportare combustibili con un elicottero.
- Per risposte più dettagliate è possibile contattare il team Parc Adula segnalando data e autore della presa di posizione inoltrata durante la fase di consultazione.

Funzione cuscinetto della zona periferica

- Secondo la legge federale, la zona periferica ha una funzione di cuscinetto nei confronti della zona centrale;
- La zona centrale è stata delimitata tenendo conto della funzione cuscinetto; essa è stata posizionata in gran parte in alta quota, lontana quindi da utilizzazioni intensive;
- L'unica utilizzazione che poteva creare problemi (pregiudizi negativi) alla zona centrale era data dalla piazza d'armi di Hinterrhein. Per questo motivo le discussioni degli ultimi mesi si sono concentrate su questa utilizzazione. La soluzione proposta in accordo con la Confederazione, il Cantone e il Comune di Hinterrhein prevede un arretramento della zona centrale con la creazione di una fascia di zona periferica tra la piazza d'armi e la zona centrale. Il confine della zona centrale in questo comparto è stato definito insieme al Comune di Hinterrhein e in base alla conformazione del terreno e tenendo conto delle emissioni foniche della piazza d'armi:
- Nelle immediate vicinanze della zona centrale non vi sono e non sono previste, a livello di piani regolatori/pianificazioni locali e di piani direttori cantonali, utilizzazioni che possano creare pregiudizi o problemi alla zona centrale stessa;
- La funzione cuscinetto è già ora garantita dalla presenza di paesaggi e biotopi inventariati (che sottostanno a regolamentazioni federali, cantonali, regionali e locali indipendenti da Parc Adula), dalle politiche settoriali (agricola, forestale), nell'ambito delle quali vengono promossi progetti d'interconnessione, progetti di qualità del paesaggio, riserve forestali, la selvicoltura naturalistica, ecc.;
- Parc Adula contribuirà a rafforzare la funzione di cuscinetto della zona periferica attraverso la promozione e il sostegno di progetti come, ad esempio, il recupero di selve castanili, lariceti pascolati e, in generale, progetti di valorizzazione del paesaggio culturale.

Cordiali saluti
Team Parc Adula
Christian
inserito il: 17.11.2016 16:23
Giovani della Valle di Blenio e Parc Adula: Serata informativa e di discussione:

Martedì 22 novembre alle 20.00 presso la Sala Patriziale di Olivone si terrà una serata informativa e di discussione dedicata e rivolta ai Giovani della Valle di Blenio e incentrata sul tema del Progetto di Parc Adula. Sono vivamente invitati a partecipare specialmente i Giovani della Valle con particolare riferimento agli indecisi e agli scettici che desiderano discutere liberamente, porre le loro domande ed esporre le proprie perplessità e considerazioni in merito al Progetto. Organizza Il “Gruppo di Sostegno Sì al Parc Adula Valle di Blenio” e il Gruppo “Giovani per il Parc Adula”. Sarà presente il Team Parc Adula per presentare il progetto e rispondere a dubbi e a domande.
Rico sauser
inserito il: 17.11.2016 22:05
Team PA

Riguardo la zona cuscinetto

Molte parole che vanno interpretate
Perché il vostro scritto chiaro non lo è
Faccio un esempio , forse banale o forse significativo

Un mio caro amico ha inoltrato una licenza di costruzione in un monte a ridosso della zona centrale per la sostituzione della copertura del suo rustico con intenzione di farlo in lamiera ma la licenza non l'ha ricevuta , solo piode dove solo due anni prima un altro proprietario nello stesso monte ha ricevuto l'autorizzazione per la lamiera .
Sarà qusto un esempio di effetto cuscinetto?
O forse ho capito male e il mio amico riceverà un sussidio del PA
per una dispendiosa copertura in piode?
Come per i muri a secco , pascoli alberati, ecc. Peraltro molto belli

Premetto di essere un amante delle piode.

Non è che il famoso (puffer) si trovi proprio dietro le nostre stesse ginocchia proprio dove riceveremo la stangata e ci troveremo in ginocchio e faccia in terra nella posizione più vulnerabile.....

Saluto e ringrazio
Rico
paolo
inserito il: 18.11.2016 7:43
Rico, l’esempio calza a pennello. Dimostra che, al di la della tanto decantata libertà ed autonomia, dobbiamo subire le leggi federali e cantonali. Il tetto in piode dovrebbe beneficiare del sussidio cantonale (sperando che duri nel tempo). Ma io ritengo che anche i comuni potrebbero dotarsi di un regolamento per queste valorizzazioni territoriali, e dare un ulteriore aiuto facendo capo ai fondi a disposizione del Parco. Il tetto in piode è la nostra tipicità e l’art. 18 dell’Ordinanza recita appunto che nella zona periferica si punta a “conservare le caratteristiche del paesaggio e l'aspetto degli abitati, valorizzandoli nella misura del possibile”. Anche fare tetti in piode crea posti di lavoro e mantiene una conoscenza artigianale sempre più rara. Forse mi illudo: ma non val la pena crederci e tentare questa avventura?
Team Parc Adula
inserito il: 18.11.2016 10:31
Per informazione, pubblichiamo un articolo apparso alcuni giorni fa sui media.

Il Parc Adula sostiene l'agricoltura

Leggendo gli argomenti di chi è contrario, balza spesso all'occhio che molti di questi riguardano l'agricoltura. È sorprendente constatare quanto il progetto venga, volutamente o meno, interpretato in modo errato. È incomprensibile infatti che la parte avversa derida tutto ciò che nell'odierna politica agraria costituisce una grossa fetta dei nostri pagamenti diretti. Biodiversità, progetti di interconnessione (muri a secco), qualità del paesaggio sono tutte misure che costituiscono parte integrante del nostro reddito agricolo.

Il Parc Adula può e vuole dare una mano nella realizzazione di queste misure che richiedono un intenso lavoro, mettendo a disposizione risorse umane e addirittura mezzi finanziari. Alla fine a guadagnarci saremo noi contadini perché per le misure portate a termine otterremo ricompense!
I pagamenti diretti continuano ad essere la componente principale del nostro reddito agricolo. Se anche in futuro ciò continuerà a essere garantito non lo sappiamo. Per questo è importante sviluppare idee che consentano la creazione di un pilastro aggiuntivo, permettendo anche alla prossima generazione di guardare con fiducia al futuro.

Il Parc Adula, in quanto piattaforma, può aiutare a realizzare idee, unire le forze, ridurre i costi economici e creare visibilità attraverso la grande finestra rappresentata a livello svizzero e internazionale da un importante parco nazionale. Ciò potrebbe avvenire nel campo delle colture speciali (erbe, bacche, cereali, frutta ecc.) oppure dell'agriturismo (turismo esperienziale in fattoria, prodotti, pernottamenti in mezzo al fieno ecc.), per citare solo un paio di esempi.
I nostri sforzi per conservare e valorizzare il paesaggio, i nostri servizi in campo agricolo e i nostri prodotti contribuiscono in modo considerevole all'attrattività delle nostre regioni, rendendoci un partner importante per il settore turistico.

Per questo il Parc Adula rappresenta una grande opportunità per il futuro delle nostre aziende e una valorizzazione dei nostri sforzi effettuati nel corso di generazioni per preservare la bellezza del paesaggio, il tutto senza dover cedere nulla!


Agnese e Aurelia Berta, Agriturismo Raisc, Braggio

Alberto Toscano, Biobarnom, Pian San Giacomo

Nathan Colombini, contadino, Rossa

Lucia Rigonalli, contadina, Cauco
Stefano
inserito il: 18.11.2016 17:48
“AMBIENTALISTI, SOSTENIBILITÀ, PARCO EOLICO E PARC ADULA”

Il Movimento No Parc Adula, prende atto dell’opposizione presentata dalla STAN al progetto sul Parco eolico previsto sul Passo del San Gottardo, promosso da AET. Un progetto che riteniamo tanto importante quanto futuristico, nel panorama della politica energetica cantonale. L’annunciata opposizione, ci rattrista e ci preoccupa. Il diritto di ricorso delle associazioni protezionistiche ed ambientaliste in merito a svariati ed importanti progetti che toccano la gestione e l’utilizzo del nostro territorio, in nome della sostenibilità, sono un ulteriore ostacolo all’autodeterminazione delle zone di montagna.
Rendiamo di conseguenza attenta la popolazione che dovrà esprimersi sul progetto Parc Adula, sui rischi in prospettiva futura, riguardo a simili prese di posizioni da parte del mondo ambientalista e protezionista in merito a gestione ed utilizzo del territorio di casa nostra e soprattutto riguardo ad importanti progetti futuri che, quasi inevitabilmente cozzeranno con l’intransigenza e l’estremismo di queste associazioni.
Il Movimento No Parc Adula appoggia il progetto “Parco eolico San Gottardo” e invita la popolazione dei comuni coinvolti, a riflettere sui rischi nel “consegnare” le chiavi della Valle di Blenio al Parc Adula.

Per il Movimento No Parc Adula
Il Presidente Stefano Fraschina
il gracchio alpino
inserito il: 18.11.2016 18:14
dopo il 27, qualora la votazione dovesse passare, possiamo scordarci che saremo ancora noi a comandare sul nostro territorio.

le associazioni ambientaliste, LO HANNO GIA DETTO E PROMESSO, ci staranno tutti i giorni con il fiato sul collo.

se a qualcuno va bene così!!!

Vuol dire che un domani si saprà chi ringraziare.

Magari per qualcuno sarà la buona scusa per dare la colpa ad altri se qualche progetto non dovesse passare e si dovrà ridimensionare o chiudere qualche attività!!

un noto politico italiano diceva: a pensar male è peccato ma a volte ci si azzecca
PARC ADULA
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