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Blenio Café
INSEDIAMENTO DEL
SUPERMERCATO LIDL A
BIASCA
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Carla
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inserito il: 12.1.2007 5:43 |
Ho appreso dalla stampa (LaRegione, 05.01.'07) che il colosso tedesco Lidl procederà a giorni alla demolizione dell'ex stabile Aarvar di Biasca per insediarvi una filiale, la prima nel suo genere il Ticino. I lavori di costruzione del nuovo supermercato (1400 mq, 1200 articoli diversi) inizieranno nel 2008. L'obiettivo dell'azienda è quello di offrire ai suoi clienti articoli alimentari di qualità a basso prezzo. Oltre a questo progetto in quel di Biasca, a Pollegio si attende il preavviso del Dip. del territorio per l'insediamento dell'altro colosso tedeso Aldi. Lo scenario che si presenterà con l'arrivo di questi discount, a mio avviso, avrà due facce. Da una parte essi potenzieranno l'offerta ai clienti della nostra regione e, forse, contribuiranno a tenere bassi i prezzi di certi prodotti, creando concorrenza con le altre catene alimentari ormai entrate da anni nella nostra "borsa della spesa" (vedi Migros, Coop, Denner). Dall'altra temo però che per la nostra regione, e penso soprattutto alla nostra Valle, sarà un ulteriore passo (o bastonata?) che porterà alla definitiva chiusura dei piccoli centri di vendita locali, con relativa perdita di piccoli centri di aggregazione sociale nei nostri villaggi. L'impoverimento in questo senso l'abbiamo già visto con la chiusura degli sportelli postali. Inoltre l'eccessiva concorrenza e l'offerta di prodotti a basso prezzo (vedi latticini, salumi, carne, frutta e verdura) renderanno la vita ancora più difficile ai nostri produttori e rivenditori locali (agricoltori, piccoli artigiani). Tutti questi fattori sinceramente mi preoccupano. Voi cosa ne pensate? Condividete le mie preoccupazioni? Il vostro parere mi interessa molto.
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cinzia
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inserito il: 14.1.2007 19:15 |
Ciao Carla e benvenuta in questo interessante forum della Valle! Certo, sulla delicata questione non è facile pronunciarsi. Da una parte la concorrenza sicuramente farà abbassare certi prezzi che da voi, in Svizzera, sono sempre stati alti; dall'altra però metterà a dura prova i piccoli negozietti della regione... Difficile dire e prevedere quale soluzione può essere la migliore. La scelta la farà sempre, in ultima analisi, il cliente... Ho però saputo che da voi c'è questa specie di cooperativa che vende pressocché a domicilio prodotti biologici ticinesi... Almeno lì, voi sapete da dove arrivano i prodotti che si mangiano... Auguri, buona domenica, cinzia
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Carla
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inserito il: 15.1.2007 17:09 |
Ciao Cinzia, grazie per la tua risposta. Penso anch'io che comunque i consumatori sensibili e sensibilizzati potranno forse fare la differenza: i prodotti locali saranno comunque apprezzati, ma per i piccoli produttori mettersi sul mercato diventerà sempre più difficile! P.S. È vero, è proprio bello questo forum del Blenio Cafè!!!
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mara
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inserito il: 22.1.2007 17:12 |
Ciao! e buona settimana a tutti! proprio ora la RSI sta dedicando un'ora di discussione-dibattito all'insediamento di queste grandi catene di distribuzione (Lidl, ecc) tedesche sul territorio cantonale! Chi può, ascolti! ciao, mara
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erika
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inserito il: 29.1.2007 4:27 |
Salve a tutti, mi chiamo Erika Mattei ed abito a Torre dal maggio 2005. Vengo dalla città e perciò sono abituata a questi grandi supermercati. Ora che abito in Valle, constato con grande piacere che ne posso fare veramente a meno, anzi li ho odiati così tanto perché sono impersonali e mirano solo a farti fare un “percorso obbligatorio” e con le loro “azioni e superazioni” inducono a far acquistare – specialmente chi non è abituato giornalmente a queste realtà – anche prodotti di cui non hanno bisogno. Da quando abito a Torre faccio i miei acquisti in Valle, salvo ovviamente per l’abbigliamento e connessi. Abbiano un negozio a Torre che è fornitissimo, contadini che producono ottimo formaggio e altre buone cose, macellerie in Valle che vendono carne molto buona. Quando si va in questi negozi o dai privati, si ha l’occasione di scambiare due chiacchiere e – per me – di conoscere la gente e di mantenere contatti con quelli che ora sono i miei compaesani. I prezzi sono onesti. Allora mi chiedo perché sciupare soldi in benzina (e inquinare) con trasferte quasi inutili e – quello che più conta – contribuire ad affossare e far chiudere i piccoli commerci della Valle? Ne ho viste tante di queste realtà in altre valli del Ticino, con il risultato che poi nei piccoli paesi si lamentavano che non avevano più il loro negozio, così comodo! Ma bravi! Andavano a fare un giretto al Serfontana o al Carrefour e – già che c’erano – comperavano quanto avrebbero potuto comperare in paese. E’ ovvio che poi il negozietto chiudeva! Cari bleniesi, non facciamo così anche noi. Se proprio si insedia la Lidl a Biasca cerchiamo di… passarle accanto e di portare i nostri soldini ai piccoli commercianti della Valle. Non ritenetemi una retrograda antiquata contraria al progresso, ma sono contenta di fare i miei acquisti dove mi accolgono ancora con un cordiale saluto e un sorriso e dove non devo cercare “con il lanternino” una venditrice stressata e probabilmente pagata tanto male, alla quale posso dare fastidio se le chiedo un’informazione. Cordiali saluti. Erika
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marcello
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inserito il: 29.1.2007 12:04 |
... a volte tornano ...
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carla
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inserito il: 30.1.2007 4:04 |
Mi trovo d'accordo con Erika su tutta la linea, soprattutto quando parla dell'aspetto socializzante dei nostri piccoli negozietti che bisogna assolutamente salvaguardare e quando dice che nei grandi centri commerciali " ti rimpinzano" di bisogni inutili e fuorvianti. Per questo a me riesce sempre più faticoso entrare in questi luoghi che trovo asfissianti e vertiginosi. Con questo non voglio giudicare o demonizzare chi ci va e ci si trova bene. Forse è la mia (sana?) diffidenza vallerana che mi porta a sospettare fortemente di quello che mi viene propinato per buono e vantaggioso: diffido delle mega-azioni, dei multipack, ecc. e diffido anche delle cosiddette linee "prix bas", perchè non c'è molta trasparenza sulla provenienza di questi prodotti e sulla loro qualità. Mi sono ormai convinta che, commercialmente parlando, "nessuno ti regali niente". La qualità la devi pagare al prezzo giusto. O no?
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mara
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inserito il: 30.1.2007 5:47 |
Ciao Erika e... benvenuta tra gli utenti del nostro Forum! Mi raccomando, metti l'ADSL così non avrai più problemi!!! :-)) Marcello, forse il tuo ultimo commento in merito a questa discussione non è chiaro. Almeno... io non "afferro" cosa intendi dire. Vuoi precisare meglio? Grazie e saluti a tutti, mara
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marcello
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inserito il: 30.1.2007 12:42 |
Fino a poco tempo fa abbiamo assistito ad una concentrazione demografica sempre maggiore nei centri urbani. Ora la tendenza sta cambiando, sempre più persone scelgono le regioni periferiche quale posto per trascorrere tutto il tempo a loro disposizione al di fuori degli orari lavorativi, disposti pure a dei sacrifici non indifferenti, in particolare per i loro figli, vedi scuole superiori o quant'altro. E hanno forse capito che il negozietto di paese svolge delle funzioni che vanno al di là dei semplici acquisti, come dice bene Erika. Il ritorno era inteso in questo senso. E le nostre autorità locali dovrebbero facilitare l'accesso alla proprietà privata, e promuovere maggiormente iniziative in questo senso.
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Bruno
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inserito il: 6.2.2007 5:16 |
Condivido tutto quanto detto da Marcello, Carla e Erika (Ah quella "k"!!! Scherzo!). Un vero peccato che i nostri negozietti di paese, lentamente ma inesorabilmente vanno semplicemente... scomparendo. Di chi la colpa? Non bisogna certamente andar lontano a "scoprire" i veri colpevoli. Occorre qui dire che ognuno di noi vorrebbe salvaguardare queste piccole entità ma... in fin dei conti, attende sempre che il primo passo lo compia...il vicino. Così facendo...la morte di tutti è sin d'ora assicurata. Proprio l'altra sera, dopo una riunione, al tavolo di uno dei pochi bar aperti in Valle (per trovarne uno aperto da Acquarossa in giù ci siamo dovuti ritrovare a...Malvaglia!!!); durante la discussione che inevitabilmente è sorta, elencando i vari bar Malvagliesi io, personalmente, ne ho conosciuti 16 aperti. Ed ora? A voi la soluzione del quiz. (N.d.r. ... e tutti potevano, comunque, campare!).
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