Blenio Café
RUSTICI IN VALLE
Gina
inserito il: 13.3.2012 23:47
Ringrazio le moderatrici per questo loro invito, il dibattito politico, anche se acceso, deve essere fatto sulle idee, ma non sulle persone. Sono d'accordo anche con Fiordaliso che nella rubrica "Parc Adula" invita a ponderare bene e non tirarsi la zappa sui piedi, rovesciando tutto per falsa ripicca.
Detto ciò vorrei rendervi attenti che anche se l'iniziativa è stata respinta largamente p.es. nei comuni di Acquarossa e Blenio, comunque quasi ogni terzo votante ha detto di sì. E perchè?
Perchè il valore del territorio intatto viene sempre di più riconosciuto. Perchè, anche se da noi è vero che di speculazione edilizia c'è poca, gli esempi molto negativi sono da vedere in altri luoghi, e certo non vanno a beneficio della popolazione residente. Oso addirittura dire che finora la speculazione non c'è stata perchè turisticamente la valle ha poco da offrire, voglio dire: molta bellezza naturale, ma poche infrastrutture. Ma se dovessero arrivare le terme? Non potrebbe diventare l'occasione ghiotta per riempire anche qui terreno coltivato con villette? Non è facile resistere a queste pressioni. Come ho già detto in precedenza, ricorsi vengono fatti, ma spesso inutilmente. E poi: le case secondarie, così come sono, sono veramente un toccasano per la nostra economia? Se ne abbiamo già un 70% nel Comune di Blenio, i nostri esercizi dovrebbero fiorire! Altrochè. Chiude un ristorante dopo l'altro, e per quanto ne so io, molti dei nostri artigiani comunque lavorano spesso fuori valle.
Ci sarebbero altri modelli da pensare che lasciano decisamente più indotto: alberghi, B&B, ostelli. Case di vacanze gestite. L'ho già scritto in precedenza, penso che il modello di Blenio Rustici sarebbe da far rivivere, perchè certamente andava nella direzione giusta. Sì, i rustici devono poter essere sfruttate e valorizzate, e ora, che si tratta di elaborare la legge d'applicazione bisogna mettere sul tavolo queste pecularietà locali, con delle proposte che vanno veramente a favore del territorio, che conservano la sua bellezza e che creano, a lungo termine, ricchezza.
marcello
inserito il: 14.3.2012 3:34
Gina: Fammi capire, tu stessa ammetti che in valle hanno chiuso alberghi e ristoranti, io aggiungo che la maggior parte dei gerenti di quelli rimasti aperti, sono stufi, stanchi e scornati....
E tu vorresti aprire nuovi alberghi, B&B, ostelli e quant'altro?

Vogliamo fare una pausa di riflessione?
alfiero
inserito il: 15.3.2012 17:25
A parte la reazione del primo momento appena saputo dell’accettazione dell’articolo costituzionale continuo ad essere molto preoccupato per le conseguenze non ancora stimabili per le regioni periferiche e per i progetti periferici. Ora si spera in una legge di applicazione con urgenza per evitare di applicare l’articolo fino in fondo e su norme transitorie indulgenti ma a statuire sarà ancora una volta la maggioranza non alpina.

Alla mia età, Fiordaliso, non c’è motivo di dar retta alle tentazioni astruse di questo tipo. Direi però che degli interrogativi di peso rimangono aperti e, (forse ancora a causa dell’età che a un certo punto toglie coraggio) ritengo previdente fare subito delle riflessioni, non fosse che per la titubanza dovuta al fatto che il quadro legale su cui si stava operando è cambiato improvvisamente per molti e che il tempo per avere una legge di applicazione sarà lungo e l’esito non prevedibile questo nel momento in cui il turismo, assurto negli anni del boom a quasi necessità per la sopravivenza, ritorna ad essere “solo” svago negli anni di scarso potere di acquisto e sarà uno dei primi a ridimenzionarsi. Il comune, se non erro, di Vals ha venduto le proprie Terme qualche giorno prima della votazione... Curioso di vedere se ha indovinato o no.

La sicurezza di poter realizzare le Terme deve, a mio modo di vedere, essere tale prima della votazione sul parco, questo perché se le Terme non vengono fatte e l’articolo della costituzione sortirà effetti severi per noi la nostra offerta turistica non sarà più sufficiente per confermare una vocazione turistica e ci si dovrà orientare altrimenti (lodevole esempio la Blenio Art) le norme del parco, in questo caso, non dovrebbero confliggere con questo. Le popolazioni interessate dovranno decidere se la dose di norme che tolgono libertà all’individuo e autonomia al comune al cantone e ai patriziati, rincarata dal neonato articolo costituzionale, sommata ai vincoli del parco non costituisca un troppo inaccettabile. Il parco non va visto come un oasi a sé stante ma rientra nel discorso globale della gestione del territorio alpino, ancora un po’ poi si potrebbe dichiarare parco nazionale l’intero territorio alpino.

Distinguerei una “falsa ripicca” dalla facoltà legittima di ognuno di sollevare gli argomenti che ritenga opportuno. Sarebbe bene chiarire chi può/deve decidere per dove. La stampa del giorno dopo con buon fare giornalistico non ha mandato a dire le stesse cose: “se le alpi sono il loro giardino” “Alpengraben” Uso non perfetto della democrazia, del federalismo ecc.

Buona giornata
mario
inserito il: 18.3.2012 16:30
In merito quanto scrive Gina il 13.3.2012 sulla iniziativa costituzione sul numero delle residenze secondarie, che di fatto preclude ogni possibilità di realizzare un solo appartamento di vacanza in Valle, e idem di riattare ancora un solo rustico in Blenio (naturalmente come altrove) io dico solo una cosa, poi smetto, come mai ho usato questo canale di comunicazione: quanto scritto dalla candidata PS alle comunali di Blenio, induce semplicemente (secondo me) a non continuare ogni discussione su questo tema. Sarebbe tempo sprecato... Intanto vedremo artigiani e imprese a lavorare in valle SOLO nell'ambito di abitazioni primarie. Vedremo fra un anno cosa ne pensano coloro che hanno votato SI per dare il "colpo di grazia" alla nostra economia. Cordiali saluti.
Gianpietro
inserito il: 19.3.2012 19:27
Bravo Mario, il tempo ci darà ragione come in tanti altri ambiti. Pensiamo piuttosto a chi sostiene la nostra economia e gli interessi della nostra gente in vista delle prossime elezioni comunali ormai imminenti. Ora più che mai sappiamo dove sta di casa e chi sostiene la sinistra!!!!!
Ghisla Simone
inserito il: 20.3.2012 20:45
Cari Amici di BC,
voglio semplicemente proporvi una risoluzione datata 13 marzo 2012 da parte del nostro Gran Consiglio a dimostrazione del fatto che nel nostro Cantone la preoccupazione per le Regioni di montagna è grande ed è condivisa da tutti i partiti ad eccezione di verdi e socialisti. È indubbio che quanto votato recentemente va contro i principi che uno Stato federalista come quello elvetico proclama e l'ingerenza decisionale confederata in questo caso sarà fonte di grossi danni economici. Nella speranza che l'alleanza dei Cantoni alpini possa dare qualche frutto vi saluto cordialmente.

Ghisla Simone

www.ppd-ti.ch/2012/03/13/proposta-di-risoluzione-b...
alfiero
inserito il: 22.3.2012 17:26
Dalle New della borsa svizzera su Raiffeisen:

Residenze secondarie: canton Berna sostiene cantoni alpini
(22.03.2012 / 10:28:50)


BERNA (awp/ats) - I cantoni di montagna, impegnati nel braccio di ferro con la consigliera federale Doris Leuthard in merito all'entrata in vigore dell'iniziativa sulle abitazioni secondarie, ottengono l'appoggio del canton Berna, il cui governo ha deciso di muoversi in maniera coordinata, in modo che i suoi Comuni adottino la stessa strategia.

In quanto cantone turistico, Berna si sente chiamato in causa dall'iniziativa di Franz Weber che limita la residenze secondarie, approvata in votazione popolare lo scorso 11 marzo. La ministra dell'ambiente vorrebbe che il limite del 20% di residenze secondarie per comune sia applicato da subito, mentre i cantoni alpini, unitamente a Berna, chiedono che la limitazione scatti solo dal prossimo anno. All'inizio di aprile questi cantoni terranno una seduta straordinaria per decidere il da farsi.
Gina
inserito il: 29.3.2012 21:19
Ieri è stato pubblicato su La Regione, sotto "tribuna elettorale" un mio contributo che riguarda, in parte, la tematica delle case secondarie e dei rustici.
Potete vederlo qui: www.ginalamantia.ch/articoli.php
A Simone Ghisla vorrei dire che difficilmente i socialisti in Gran Consiglio potevano firmare la risoluzione Dadò/Agustoni se non sono stati chiesti di farlo.
mausca
inserito il: 30.3.2012 15:00
Cara Gina,
penso che il popolo ticinese, e in modo particolari gli abitanti delle valli che hanno votato Si non abbiano fino in fondo capito le ripercussioni che questo nuovo articolo della Costituzione avrebbero portato per le regioni di montagna.
Ora si corre ai ripari con la Legge di applicazione, che spero venga studiata non dai promotori di quella scellerata iniziativa!

Penso inoltre che sia gli iniziativisti, che i contrari abbiano preso troppo alla leggera questa votazione: i primi, pensando che fosse quasi impossibile raggiungere la maggioranza, i secondi facendo troppa poca propaganda e dando per scontato il risultato...

Voglio anche fare una precisazione su quanto da te scritto:

Per finire, c’è un ramo economico che ancora poco si associa alle regioni di montagna, ma che, grazie ai nuovi mezzi di comunicazione, potrebbe insediarsi anche in zone discoste e offrire posti di lavoro qualificati. Penso a delle piccole imprese di sviluppo e vendita di tecnologie moderne o di ricerca scientifica in altri ambiti. Alcune prove incoraggianti esistono già, e sarà, nel prossimo futuro, uno dei compiti principali dei comuni di periferia mantenere e creare le necessarie infrastrutture pubbliche per soddisfare bisogni di tali imprenditori

Fino a quando i mezzi di comunicazione nelle zone periferiche non funzionano in modo ottimale, sarà difficile che dei piccoli imprenditori si lancino in questi campi.
Nel mio caso, non ho ancora l'accesso alla rete veloce e questo mi fa sentire una cittadina di serie B. Che oltre a essere una contribuente che paga il 100% delle imposte, riceve solo dei servizi di serie B.

Quindi c'è ancora ampio spazio di manovra e tanto da far per poter effettivamente portare allo sviluppo questi nuovi settori per le nostre regioni di montagna.

Per ora dobbiamo cominciare a sostenere i nostri artigiani, i nostri contandini e i nostri piccoli commerci e poi speriamo che i nuovi esecutivi/legislavi che entreranno in funzione questo week-end si adoperino per migliorare la situazione.

Saluti e auguri a tutti quanti si sono messi a disposizione per la gestione dell'ente pubblico!
Gina
inserito il: 30.3.2012 16:20
Grazie Marusca per la tua risposta e per gli auguri, che rivolgo anch'io a tutti i candidati e tutte le candidate!
Hai ragione con quello che scrivi sull'accesso a internet: è di fondamentale importanza per il futuro avere un buon accesso sicuro e veloce. Non dobbiamo assolutamente perdere quell'opportunità! Anche se significa che i comuni devono investire (mentre nelle città viene istallato a gratis o quasi, se non sbaglio), bisogna farlo.
È già rimproverevole che per la posta le zone periferiche sono di serie "C": paghiamo una tassa maggiore per gli invii a tutti i fuochi, e dobbiamo accontentarci di un servizio peggiore.
Ma qui si esce definitivamente dal tema dei rustici….
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