Blenio Café
MERCATO IMMOBILIARE IN VALLE
Moderatrici
inserito il: 18.5.2011 15:59
Buona giornata a tutti!

Qua sotto uno spunto di riflessione. Cosa ne pensate? E' questa la situazione reale?
L'articolo è apparso oggi sul "Giornale del Popolo" a p.13.

www.vallediblenio.ch/vdbi_cronaca.php

E... il nostro nuovo sondaggio:
www.vallediblenio.ch/vdbi_sondaggio.php
Gina
inserito il: 18.5.2011 16:37
Mah, non è un po' prematuro per fare un tale giudizio? Il progetto Terme, finora, è solo sulla carta, l'iter burocratico è ancora lungo. Penso che la dinamica cambierà solo nel momento che i cominciano a mettere i primi mattoni.
Alfiero
inserito il: 3.7.2013 22:54
Oggi qualcosa potrebbe essere diverso dalla desolante immagine data dal GdP 2 anni fa. Secondo me bisogna anche sperare in qualcosa di positivo senza adagiarsi, al trend negativo. Pare che il comune di Blenio stia rivedendo il PR di Torre con cancellazioni di zone edificabili. Mi chiedo se sia il caso e il momento giusto per creare scarsità di terreno edificabili a Torre, e questo per almeno due motivi: Torre si trova a due passi dalle Terme e potrebbe contribuire a creare spazio abitativo per i due o trecento dipendenti del complesso e le loro famiglie e poi le Terme sono situate completamente sul territorio di Acquarossa, di conseguenza se vogliono essere un progetto vallerano, al comune di Blenio qualche astuzia per accapararsi alcuni contribuenti potrebbe essere concessa.
Gina
inserito il: 16.7.2013 18:15
Leggo dal messaggio Municipale: "Il nuovo Piano Regolatore ha contendibilità per circa 1'255 abitanti. Dunque quasi 950 in più rispetto ai ca. 300 presenti nel 2009." Non si può quindi parlare di scarsità di terreni edificabili, ma si tratta di un'organizzazione più razionale del territorio, mi sembra!
alfero
inserito il: 17.7.2013 22:49
Abitabilità della frazione di Torre 1255 abitanti. (dopo la modifica PR, prima non lo so) Trovo importante e positivo aver pubblicato questo dato, come pure parlarne. Questo stimola l’interesse di chi pensa ad un abitazione, tutto sommato, a prezzo contenuto. Non so se il dato significa la realtà: sarebbe come dire che tutti gli abitanti del comune di Blenio, tranne Aquila potrebbero trovare posto a Torre. Concretamente le abitazioni rispondenti agli attuali criteri di abitabilità primaria sono occupate dai circa trecento abitanti di Torre, tutto il resto è da riattare massicciamente o da costruire di nuovo. Credo anche che sia giusto liberare per l’edilizia qualche metro in altezza, ma anche che la situazione in valle sia un po’ particolare: a prediligere l’edificazione a più piani sono gli operatori immobiliari che con meno terreno realizzano più unità vendibili o affittabili, loro, oggi come oggi, hanno ancora altri lidi dove investire pretendendo rendimenti migliori. Per quanto mi compete come semplice cittadino, che in generale vede positivamente gli interventi per stimolare la crescita demografica, nel caso specifico sono convinto che anche il piano regolatore di Torre debba rispondere alle aspettative delle famiglie che intendono realizzarsi la loro casetta monofamiliare e quindi sono contrario alla restrizione della superficie edificabile a Torre.
alfiero
inserito il: 11.5.2017 18:22
Se stiamo prevedendo un aumento della popolazione ticinese di 40 mila unità e se stiamo percependo che il successo di Alptransit ha colto di sorpresa perfino le stesse FFS, dobbiamo pure pensare ad una risposta territoriale che questo richiede, risposta che non si trova nel passato, ma per certi versi ancora attuale, modo di vedere l'organizzazione del territorio e la distribuzione sul territorio della popolazione. Chi, rimane ancora fedele alla centralizzazione di vecchio stile, finalizzata meramente ad un più semplice modo di gestire le cose, chi invece, e mi sembrano in aumento numerico, vede, in questa specie di rivoluzione, l'ora propiziamente arrivata che giustifica una diversa promozione della valorizzazione dell'abitabilità della periferia, (ci si potrebbe chiedere, tanto per valutare l'influsso delle novità, se, di spostare la vallascia a Castione, si avrebbe potuto osare parlarne fin che il treno passava Da Ambrì). Non si può parlare di crescita della periferia ticinese senza una particolare attenzione a Biasca e dintorni, il settore privato se ne stà occupando da un po' di tempo, il settore pubblico, se da un lato ha prodotto la situazione attuale con l'opera ferroviaria, dall'altra, credo, si debba apprestare a creare quanto di sua competenza.
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