Blenio Café
OFFICINE FFS De Bellinzona a Biasca e Chiasso
Valerio
inserito il: 26.8.2011 15:21
Mi permetto riprendere questa notizia non ancora troppo commentata e ripresa dai media ed atti parlamentari ed aprire una discussione per ....sentire cosa ne pensate.

E' appurato ed ampliamente dimostrato che Berna vuole chiudere le officine FFS anche se si continua ad affermare il contrario. Il Ticino GIUSTAMENTE le vuole mantenere nel nostro Cantone, , trovo giusta quindi la proposta di Seitz, giocando d'anticipo, di proporre la Vendita del terreno di Bellinzona trasferendo le officine a Biasca e Chiasso. Per quanti anni rimarrebbero ancora a Bellinzona ? Proprio ieri, parlando con un vallerano, addentro la struttura, mi accennava.....10 anni ?
Personalmente voglio le FFS in Ticino per sempre, da come la storia ci ha insegnato.

cosa dite voi?

ciao Valerio.

articolo dai media..

Officine FFS da Bellinzona a Biasca/Chiasso’

Perché non trasferire le Officine FFS da Bellinzona a Biasca? La domanda è posta dal granconsigliere Giancarlo Seitz al Governo attraverso un’interpellanza. La soluzione permetterebbe di liberare « un terreno pregiato a favore dell’economia ed abitabilità » della Capitale. Ben 180 mila metri quadrati di sedime che fanno gola a molti « Supposto quindi di renderlo edificabile per una superficie di 100 mila metri quadrati avremmo un valore commerciale di circa 200 milioni di franchi. Nel Borgo si potrebbe modernizzare la struttura ampliandola a « tutte le esigenze di una vera Officina per la riparazione dei vagoni e/o costruzione degli stessi » e consentendo altresì « il pronto e rapido intervento per AlpTransit creando e spostando posti di lavoro nelle Tre Valli ». Seitz chiede pure al Consiglio di Stato di valutare la possibilità di spostare la prevista Area multiservizi per Tir da Giornico a Chiasso destinando l’ex Monteforno « ad altri scopi imprenditoriali ed artigianali con posti di lavoro anche qualificati ».
marcello
inserito il: 27.8.2011 15:19
Le intenzioni della berna federale sono confermate, vi segnalo un link e un estratto di una intervista a Danilo Catti

www.ticinolibero.ch/?p=76605

"Uno dei problemi all’interno delle Officine è l’impiego massiccio di lavoratori interinali.
È un grosso problema, si ha l’impressione che proprio su questo le Ferrovie ci stanno giocando. Loro si sono accorti, a mio avviso, che hanno fatto un grosso errore, sono arrivati su un terreno che non avevano per niente capito, perché hanno avuto a che fare con degli operai motivati, che si identificavano con questa azienda, e credevano nel valore del loro lavoro. E ci credono tutt’ora. Questo oggi non lo vogliono più. Questo tipo di personale è un personale ad alto valore aggiunto, ma difficilmente manipolabile. L’impressione che si ha è che stiano aspettando che Frizzo vada in pensione. Via Frizzo, sanno che questo movimento si indebolirà, perché Frizzo ha una lucidità, un’intelligenza e una capacità di analisi ineguagliabili. L’ho visto alle tavole rotonde, è anche una persona con una grande saggezza, perché non perde mai la calma, e le assicuro che a volte ce ne sarebbe motivo. Questi esasperano la situazione… . È chiaro che con i precari tutto questo gioca a favore di una perdita di coscienza. È evidente che il movimento rischia di indebolirsi, la metà del personale dallo sciopero ad adesso è già cambiato. C’è un ricambio importante, e temo che stiano giocando su questo, speculando sulla mancanza di preparazione delle nuove generazioni, che non conoscono la storia delle Officine, e che non hanno questa resistenza. Le cose stanno peggiorando"

Riguardo la proposta di Seitz, ho dei dubbi che gli stessi che intendono chiudere Bellinzona abbiano le intenzioni di investire a Biasca o altrove.

E riguardo l'Area multiservizi per Tir facciamo pena ancora una volta :-((( spesso mi vergogno di essere ticinese!!

A Erstfeld il progetto è stato realizzato in quattro e quattr'otto, noi stiamo ancora litigando.
valerio
inserito il: 28.8.2011 23:28
CONCORDO al 100%.
Gli interinali debbono "fare silenzio" altrimenti sono a casa, gli "anziani" a breve vanno in pensione e quindi di storia... Non ne esiste più. MOTIVO PER CUI meglio essere noi ticinesi a DECIDERE sul futuro delle Officine FFS affinché rimangano in Ticino. Se lasciamo... l'agonia come indicato da Marcello,... poi arriva la morte. Ora abbiamo un piccolo potere e forza "contrattuale" verso Berna. Dopo tutto è chiuso.
Per l'area di sosta di Giornico, indipendenemente da Erstfeld, noi siamo vicini al confine e quindi i TIR debbono essere controllati prima di entrare in Ticino e/o caricati sul treno, altrimenti perché abbiamo costruito l'Alptransit? Questo è anche uno degli scopi.
Purtroppo a livello di decisioni "stradali", volutamente si tergiversa, si perdono contributi e sussidi federali, ecc... e... come la mettiamo con il collegamento A2-A13 (Locarnese- autostrada? Non sarà la mia PANORAMICA 51-73 che ha ostacolato e fermato il tracciato? Ma l'immobilismo politico e la volontà di imporre...
Valerio
valerio
inserito il: 5.10.2011 18:22
Visto che i vari atti parlamentari sono reperibili nel sistema mi sono permesso di riprendere l'interpellanza dal sistema che almeno la si puo' leggere nei vari interessanti punti.

Trovo comunque strano che, da quando si é parlato sui Media della proposta, poco se ne è parlato.
NON INTERESSA IL TEMA? MOLTO STRANO vista l'importanza quale posto di lavoro che una officina, per lo piu' federale, porta.
Strano un pochino che , da quando l'ho riportato io il tema su Blenio caffé, poche letture e solo un intervento in merito.
Non siamo interessati a posti di lavoro D U R A T U R I e qualificati nelle nostre vicinanze? Voglio essere un pochino provocatorio.
La proposta é valida e la trovo seria. Noi, essendo indirettamente interessati dovremmo vederla di buon occhio. o no ?
**********************

Da messaggi governativi e atti parlamentari
www3.ti.ch/POTERI/sw/legislativo/attivita/ricerca_...

INTERPELLANZA Giancarlo Seitz - Lugano
Officine federali di Bellinzona
"Tavole rotonde e tavole quadrate…meno tavoli e più fatti"

del 1° agosto 2011

In Ticino sappiamo e conosciamo la grande importanza che rivestono le Officine federali per la nostra economia e per la tradizione e la cultura ticinese da sempre legate alla Gotthardbahn. Con l'apertura del tunnel di base la sua importanza deve essere ulteriormente marcata e garantita.
Sappiamo che la particella delle FFS dove sono ubicate le Officine è di circa 180'000 mq e che per quella zona, se edificabile, il prezzo commerciale potrebbe essere di circa 2'000.- franchi al mq. Supposto quindi di renderla edificabile per una superficie di 100'000 mq avremmo un valore commerciale di ca. 200 milioni di franchi. Ricordiamoci che la stessa si trova in zona centralissima e molto favorevole e magari, essendo Officine, di leggero disturbo a causa dei rumori, ma di sicuro impedimento per lo sviluppo edilizio della città.
Dai media è risaputo che le strutture delle Officine di Bellinzona non sono proprio tutte "moderne" e non tutte le esigenze e gli interventi richiesti dalle nuove tecnologie ferroviarie sono possibili.
È altrettanto risaputo ed evidente che le nostre Autorità federali e la Direzione delle FFS cercano in tutti i modi di "screditare" le nostre Officine onde trasferire il tutto oltre Gottardo. Decisione peggiore, più scellerata ed illogica vista l'apertura di AlpTransit non si potrebbe proprio trovare.
Sappiamo che abbiamo a Biasca un vasto appezzamento di terreno di proprietà delle FFS (stazione FFS + "vecchia officina" come pure a Chiasso (tutta l'area stazione + binari, ecc.). Spazi enormi e relativamente "abbandonati" o non in uso per lo scopo originario.
Sappiamo che a Giornico è prevista l'Area multi servizi e centro di controllo dei veicoli pesanti.
Sappiamo che stiamo terminando il più grande tunnel ferroviario del mondo (AlpTransit) anche per trasportare gli automezzi pesanti su rotaia, togliendoli in parte dalla strada.
Dimostrazione del potenziale delle officine FFS in Ticino è il recentissimo appalto del "restauro" delle vecchie locomotive RE4/4 destinate alla S-Bahn a Zurigo. Sappiamo inoltre che le "vecchie" locomotive hanno un forte vantaggio rispetto alle nuove in caso di cattivo tempo e binari molto bagnati. Sarebbe magari possibile anche l'appalto per Ia revisione generale dei 44 convogli ICN, che dovrebbe iniziare nel 2012, risolvendo forse anche la problematica assetto onde togliere il "mal di mare"?

Con la presente si chiede al Consiglio di Stato se:
1. ha già valutato, vuole valutare e/o ha già discusso con Berna la possibilità di spostare le Officine a Biasca, dove erano già prima, modernizzando la struttura e ampliandola per soddisfare tutte le esigenze di una vera Officina e consentire la riparazione dei vagoni e/o la costruzione degli stessi e onde permettere anche il pronto e rapido intervento per AlpTransit creando e spostando posti di lavoro nelle tre Valli?
2. Ha già valutato la possibilità in contemporanea oltre all'Officina FFS parzialmente anche a Chiasso, di spostare il previsto punto di carico degli autocarri da Giornico a Chiasso sul terreno FFS, con le dovute rampe d'accesso, e di eliminare l'attuale area di fermata e controllo dei TIR? Il tutto permetterebbe, oltre al controllo dei mezzi che arrivano sul nostro territorio da oltre frontiera, di avere immediatamente la possibilità di caricarli sui convogli ferroviari, rendendo fattibile il raggiungimento dello scopo di AlpTransit.
Invece di avere una doppia fermata per gli automezzi pesanti, a Chiasso e a Giornico, avremmo un'unica fermata e un unico controllo subito alla frontiera. Ciò comporterebbe innegabili vantaggi e risparmio di costi e la creazione anche a Chiasso di interessanti posti di lavoro, vista anche la mancata attuazione del Park&Ride per automezzi pesanti richiesto con forza dalla ASTAG, all'entrata della galleria Cassarate-Vedeggio.
3. Il terreno diventato libero per la prevista area di sosta per i veicoli pesanti di Giornico sarà da destinare ovviamente ad altri scopi imprenditoriali e artigianali con posti di lavoro anche qualificati, ma non ad area di sosta dei TIR con innumerevoli svantaggi e non risolvendo il discorso del dosaggio al Gottardo.
4. La proposta con la creazione del posto di carico TIR a Chiasso persegue anche l'obiettivo indicato dall'iniziativa delle Alpi, che è il trasferimento del traffico pesante dalla gomma alla rotaia.
5. Questa proposta vuole essere una concreta, profonda riflessione e la dimostrazione politica di credere nelle Officine in Ticino, ma anche di accettare di "liberare" un terreno pregiato a favore dell'economia e dell'abitabilità in una città come Bellinzona. E questo, anche per la concreta eventualità che arrischiamo di perdere, per la politica federale e di come si stanno muovendo, sia le Officine sia il vantaggio di poter decidere ancora noi e "imporre" le nostre condizioni a Berna e di trovarci nell'impossibilità di controbattere e di SUBIRE un dictat da parte loro.
MEGLIO QUINDI RIFLETTERE con grande ANTICIPO e serenità, vedi anche AlpTransit.


Giancarlo Seitz
Attilio Bignasca
alfiero
inserito il: 6.10.2011 3:21
Salve Valerio,

Penso che il posizionamento delle officine a Biasca, se avviene, sia solo un elemento dello sviluppo in atto nella regione di Biasca, toccata dalla viabilità moderna di portata europea che si sta terminando, ma anche a seguito della saturazione dello spazio edificabile nel medio e basso cantone, e dei progetti a nord che, se realizzati, interessano Biasca (non fosse così i vari supermercati avrebbero fatto i loro conti sbagliati) ciò nonostante, a giudicare dai commenti, non si nota l’ “irrequitezza” tipica di chi si sta preparando ad un evento di notevole portata. Immagino tuttavia che in ambito istituzionale si stia lavorando alla preparazione del quadro di sostegno alle imprese, Imprese che invece sembrano non percepire sufficientemente la necessità di organizzarsi per difendere i loro interessi.

Buona sera
Valerio
inserito il: 12.10.2011 20:58
Tema molto importante che non deve essere abbandonato e sempre di attualita'.

Leggo oggi su TIO (notizia di ieri)

www.tio.ch/Ticino/Attualita/News/653041/Tagli-alla...

TICINO
Tagli alla FFS Cargo, Frizzo preoccupato: "Sono i nostri maggiori clienti"

Soppressione di 200 posti entro il 2013. Frizzo si rivolge ai politici locali: "Non perdiamo altro tempo. Facciamo partire il centro di competenze"

****************

Questo ed altri argomenti, come l'iniziativa parlamentare del Gran Consigliere Seitz,(vedi altri miei interventi) devono essere SUBITO POLITICAMENTE Discusse PRIMA CHE SIA TROPPO Tardi.
I nostri politici devono intervenire ENERGICAMENTE su Berna a far si che le OFFICINE RIMANGANO IN TICINO.

Valerio
valerio
inserito il: 18.10.2011 15:18
Entrando nel sito si puo' rilevare la risposta data dal Cantone all'interpellanza sulle officine.

www.ti.ch/CAN/SegGC/comunicazioni/GC/interpellanze...

COMUNQUE qualcosa all'interno delle FFS ed altri ambiti delle regie federali DEVE ESSSERE Rivisto.
se, come da un articoletto ripreso dal Cdt di ieri a pag 8 (sempre supposto sia da fonte veritiera) si deve ricorrere (leggi sotto) a questi i sistemi di ricerca causa ed a seguitio di CARENZA DI PERSONALE (!!!???).
Ma dove stà la pianificazione, la campagna formazione, ecc?
Non hanno i compiuter ed i programmi per valutare con largo anticipo sulla fluttuazione e programmazione degli effettivi del personale? E' veramente scandaloso! Avete già letto prima su qualche giornale o rivista che le FFS stanno reclutando persone? I formatori professionali, Gli orientatori professionali hanno già proposto ed offerto un simile posto di lavoro? O.... per i disoccupati questo posto non é adatto? troppo alto ilprofilo richiesto o troppo alta la paga e quindi ci si dovrà rivolgere altrove?
Please, .....do not play!

da cdt 17.10.2011 pag 8
FFS, PERSONALE CERCASI
2.500 franchi a chi trova controllori e macchinisti

■ Nei prossimi dieci anni le FFS dovranno ingaggiare centinaia di macchinisti e con­trollori per far fronte all'aumento del traffi­co e sostituire chi andrà in pensione. Per fa­cilitare l'operazione, l'azienda ha deciso di offire un compenso di 2.500 franchi ai col­laboratori che propongono persone inte­ressate a queste mansioni, anche in caso di non assunzione. «Si tratta di una delle mi­sure più efficaci» per trovare nuovi dipen­denti, ha spiegato Patricia Claivaz, portavo­ce delle FFS. «I migliori ambasciatori delle FFS sono i suoi collaboratori». Secondo Clai­vaz, «a medio termine le FFS avranno bi­sogno di alcune centinaia di persone».

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Buona riflessione

Valerio
valerio
inserito il: 11.11.2011 16:55
sempre piu' - COME VOLEVASI DIMOSTARE -!!!
POLITICI- NON sarebbe meglio INTERVENIRE SU BERNA e proporre quanto suggerito dall'atto parlamentare in Gran Consiglio da Giancarlo Seitz? (vedi inizio commenti questo blog?) Nuova officina a Biasca e Chiasso e vendere il terreno di Bellinzona avendo cosi la certezza di garantirsi le officine Valide in ticino?

Da corriere del ticino di ieri 10.11.2011 pag 17

Città Alle Officine si respira l'aria pesante di tre anni fa
Previsto un calo del lavoro del 26% - Decine i posti a rischio

Officine, c'è aria di conflitto
Gli operai di Bellinzona: il lavoro subirà un taglio del 26%


■ Ritorna a tirare un'aria pesante nel­la pittureria delle Officine FFS di Bellin­zona. La direzione dello stabilimento ha informato le maestranze che per il prossimo anno è prevista una massic­cia riduzione del lavoro: il volume di ore complessivo passerà da 500 mila a 370 mila, per una riduzione secca del 26%. Pesa in particolare la volontà di FFS Car­go di diminuire dell'80% il volume di or­dinativi per la manutenzione dei carri merci. Gli operai non ci stanno e chie­dono alle FFS di rivedere piani e strate­gie e si appellano al Governo per acce­lerare la creazione del Centro di com­petenze. Sennò, promettono, negli ate­lier tornerà aria di mobilitazione.

■ Alle Officine di Bellinzona (OBe) si tor­na a respirare la cattiva aria di tre anni fa. Quella della radicale contrapposizione tra la direzione centrale delle Ferrovie fede­rali svizzere (FFS) e le maestranze. Mar­tedì gli operai in assemblea sono rimasti di stucco quando la direzione li ha infor­mati sui piani di produzione per il 2012.
Benché non vi sia ancora nulla di deciso, da gennaio si prevede una riduzione del volume di lavoro complessivo del 26% passando da circa 500 mila ore (450 se­condo le FFS) a 370 mila. Una riduzione che è dovuta, da un lato, a un calo natu­rale della domanda di manutenzione e, dall'altro, alla decisione di FFS Cargo di li­mitare gli ordinativi per gli interventi sui carri merci. La prima contrazione, stima­bile in circa 50 mila ore di lavoro, riporte­rebbe la situazione «alla normalità» do­po due anni d'attività eccezionali. La se­conda, di addirittura 80 mila ore, è inve­ce dettata dalle strategie della direzione di FFS Cargo che vuole dilatare da 6 a 12 anni i termini per il controllo e la manu­tenzione dei carri. Inciderà parecchio sul­l'attività alle OBe: il calo di ordinativi cor­risponde difatti al 39% delle prestazioni dello stabilimento di Bellinzona nel set­tore carri. I dati annunciati dalle maestran­ze sono, sostanzialmente, confermati dal portavoce delle FFS Alessandro Malfan­ti. D'altro canto ribadisce però che l'azien­da non intende ridimensionare l'impor­tanza di Bellinzona dove anche il prossi­mo anno sono previsti importanti inve­stimenti....ecc.
valerio
inserito il: 19.11.2011 0:18
ulteriore approfondimento in data odierna alla stazione di Bellinzona con un macchinista FFS. Condivide la proposta fatta dal politico anche per il fatto che le FFS, sia a Zurigo che Lucerna, hanno venduto delle loro proprietà a scopo...... commerciale (sul generis di Bellinzona nel caso che...) Quindi MEGLIO ANTICIPARE LA MOSSA e garantirsi le Officine in Ticino
valerio
inserito il: 11.1.2012 14:56
Da Ticinolibero del 10 gen 2012 - 13:55

Supsi rinuncia allo studio delle Officine, pericolo in agguato?

In passato il comitato delle Officine aveva insistito per fare in modo che fosse ancora la Supsi a continuare lo studio
La SUPSI non parteciperà al concorso per lo studio di fattibilità tecnico-economico del futuro Centro di competenze in materia di trasporto e mobilità ferroviaria presso le Officine FFS di Bellinzona. Lo ha fatto sapere la direzione della Scuola universitaria professionale che vuole così evitare conflitti di interesse poiché i suoi docenti e ricercatori potrebbero essere coinvolti nelle attività della futura struttura. Nel 2010, la SUPSI aveva presentato un documento sulla ridefinizione del ruolo del sito industriale, nell’ottica dell’apertura dei mercati ferroviari.
OFFICINE FFS De Bellinzona a Biasca e Chiasso
Pagine: 1 2
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