GRANDI PREDATORI
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mara
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inserito il: 1.3.2020 11:38 |
Grazie Gaetan su questo tema, Franco Celio pubblica sul prossimo numero del mensile Voce di Blenio un'interessante opinione. Sono fermamente convinta che per cercare di capire al meglio una problematica e tutti gli aspetti ad essa legata, spesso devi esserle vicino. È vero che a volte le migliori soluzioni possono anche arrivare da "fuori", dall'"alto" o da altri esempi di Paesi a noi vicini. Per la questione dei grandi predatori, mi sento di dire che il problema va conosciuto da vicino (il nostro territorio è diverso da altri, in Svizzera) e di ribadire quanto ho scritto sotto. Anche le soluzioni adottate con i cani posti a guardia delle greggi non sono ottimali e vi sono le testimonianze a questo riguardo (ho vissuto di persona un paio di "approcci" non proprio... felici con la MTB, qui in valle, sopra casa mia...). E forse forse se i nonni dei nostri nonni e ancora oltre hanno abbattuto lupi e orsi nelle nostre vallate, un motivo valido doveva pur esserci... E per finire... sto ancora aspettando chi mi dimostra che la vita di una pecora vale meno di quella del lupo... Non "sterminiamo" tutti i lupi reintrodotti o "arrivati per caso" da noi; sostengo solo che chi di dovere (guardiacaccia) possa sopprimere quello che causa problemi. Tutto qui. Come soluzione mi sembra realistica e di buon senso. Il protezionismo assoluto fa tanto piacere a chi sta lontano da noi (dai problemi reali) e viene di tanto in tanto a visitarci...
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gaetan
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inserito il: 13.3.2020 12:03 |
Giusto Mara. A proposito di cani "pastori" alcuni anni fa sull'alpe Prüscfàa (val Camadra) sono state sbranate alcune pecore. Conclusione? il lupo... Invece lui non c'entrava quella volta. I cani "pastori" denutriti non hanno avuto altra soluzione per i loro "pasti" che mangiarsi qualche pecorella. Questo mi sembra naturale. Però è noto che questi cani sono pericolosissimi per l'uomo. Bisogna proibirli. Oppure noi non dovremo più frequentare la montagna.
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gaetan
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inserito il: 27.3.2020 15:00 |
DA NOTARE - Già nell'800 si cacciavano i predatori, e non per niente... Questa libera attività venatoria costituiva allora pure un discreto e ben gradito sostegno economico nei paesi di montagna. Le relative statistiche dell'epoca dicono che tra il 1808 e il 1850 in Blenio (distretto s'intende) sono state pagate taglie da parte del Cantone per l’uccisione di ben 28 orsi! A questo notevole risultato contribuì anche una donna, certa buona Maddalena De Maria di Leontica, che sperò e uccise sui suoi monti nel 1822 un orso che faceva stragi di greggi. Stragi proprio come oggi.
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GRANDI PREDATORI
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