Blenio Café
DIFENDIAMO I POSTI DI LAVORO PUBBLICI
Moderatrici
inserito il: 11.5.2016 9:14
Pubblichiamo qui il testo integrale della RISOLUZIONE di Simone Ghisla (PPD e Indipendenti) votata all'unanimità in occasione della seduta costitutiva del Consiglio comunale di Acquarossa del 9 maggio scorso.

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Risoluzione proposta da Simone Ghisla a nome del gruppo popolare democratico ed indipendenti votato all’unanimità in occasione del Consiglio Comunale costituente del 9.5.2016.

ACQUAROSSA, POSTI DI LAVORO CHE VOLANO VIA

Il consiglio comunale di Acquarossa esprime viva preoccupazione per il crescente disimpegno manifestato dal Cantone verso le regioni periferiche e nella fattispecie verso il nostro comune. Pur ben comprendendo le ragioni che portano ad una razionalizzazione dei servizi e che segue la necessità di risparmi in tempi di ristrettezze finanziarie, a conti fatti, le recenti decisioni del Gran Consiglio e non da ultimo le intenzioni del Consiglio di Stato espresse per mezzo del messaggio 7184 del 20 aprile 2016, pongono il nostro comune tra coloro che più verranno penalizzati. L’offerta di impieghi pubblici o parapubblici sul nostro territorio andranno infatti a ridursi in maniera non indifferente generando all’economia dell’intera Valle di Blenio gravi danni. In un contesto già fragile e che vede il nostro cittadino dover spesso trasferirsi o intraprendere lunghi viaggi per raggiungere il proprio posto di lavoro le recenti misure rischiano di peggiorare nuovamente ed irremediabilmente l’abitabilità nelle regioni di montagna.
Per suffragare quanto esposto ecco gli esempi che più qualificano le nostre preoccupazioni:

1. Ospedale di zona di Acquarossa:
L’attuale infrastruttura dispone di una dotazione di 50 posti letto e di 79.04 unità lavorative
La dotazione che segue la pianificazione ospedaliera si riduce a 10 letti acuti di medicina e 30 letti acuti di minor intensità per un totale di 40 e di 56.11 unità lavorative con skill mix inferiore. La dotazione aggiunta ricavata dagli 8 letti aggiuntivi in casa per anziani con credito già votato in Gran Consiglio per la ristrutturazione del blocco servizi corrisponde invece a 7.20 unità. La matematica non è un’opinione e risulta quindi un difetto in posti di lavoro di circa 16 unità rispetto al passato.
Acquisita l’attribuzione di letti di cure palliative ognuno alle regioni Luganese, Mendrisiotto, Locarno e Valli, l’attribuzione alla sede di Acquarossa delle 15 unità che spettano a Bellinzona e Valli confomemente alla pianificazione ospedaliera approvata dal Gran Consiglio potrebbero dare modo di recuperare 20.9 unità lavorative che andrebbero a compensare la perdita calcolata nel paragrafo precedente.

2. Uffici di esecuzione e di stato civile
La paventata centralizzazione degli uffici di esecuzione di Acquarossa e Biasca nella sede di Faido, pur dando ad una regione periferica paragonabile alla nostra posti di lavoro statali pregiati, inevitabilmente priva il nostro comune e la nostra regione di alcune unità lavorative con un risparmio del cantone quasi irrisorio se comparato con l’intera manovra finanziaria prevista.
Per quanto riguarda gli uffici di stato civile si prende atto che la chiusura dell’ufficio ad Acquarossa non comporterà alcun beneficio alle casse cantonali.


Attraverso la presente risoluzione il consiglio comunale di Acquarossa chiede che:
-Il Consiglio di Stato si esprima a breve riguardo l’attribuzione per altro già ufficiosamente promessa di 15 letti di cure palliative all’ospedale di zona di Acquarossa conformemente alla pianificazione ospedaliera. Andrebbero a qualificare in maniera positiva e a delineare il progetto di ricostruzione recentemente confermato all’incontro con l’Associazione dei Comuni di Blenio. Un atto ufficiale in questo senso prima del 5 giugno sarebbe di buon auspicio anche a fronte della prossima votazione cantonale sulla quale gravano forti paure.
-Il Consiglio di Stato, attraverso la delocalizzazione di uffici tipo “back office”, si impegni ad individuare un servizio che possa essere delocalizzato una volta per tutte anche nella Valle di Blenio e nella fattispecie sul territorio di Acquarossa. Ad oggi, malgrado le volontà più volte espresse in particolare dal ministro delle istituzioni, lo stesso non ha mai dato seguito alle promesse. Si ricordi come il pretorio di Acquarossa sia stato oggetto di un’importante ristrutturazione.

Il comune si riserva mediante i suoi cittadini rappresentanti in seno al Gran Consiglio di depositare atti parlamentari volti a supportare le legittime richieste sovraesposte a tutela del proprio tessuto economico-sociale.
marcello
inserito il: 12.5.2016 8:13
La stessa risoluzione è stata ripresa dal sottoscritto e proposta al Consiglio Comunale di Blenio a nome del Gruppo Blenio 2016.
Risoluzione respinta dalla maggioranza del legislativo (scritto in minuscolo di proposito), nella fattispecie da parte di plr e lega.... :-(((

Lascio i commenti ai lettori di BC....
alfiero
inserito il: 12.5.2016 17:23
Ottimo esigere ora l'applicazione dei vantaggi della banda larga che permette di trasferire i posti di lavoro laddove la gente risiede. I posti di lavoro pubblici sono un capitolo del libro vivere e lavorare in valle, secondo me esiste, però, anche la necessità di credere in ciò che il settore privato può fare in quest'ambito, e l'ente pubblico avrebbe interesse a creare un quadro di base che facilita il lavoro in proprio dal quale spesso nascono ditte. Pensiamo alle normative inutili da eliminare, alla burocrazia da non far aumentare più, ma pensiamo anche al capitolo della consulenza nella complicata giungla delle leggi e norme che, perché no, potrebbe essere fornita gratuitamente dallo Stato con una spesa non eccessiva. Avere una ditta, anche piccola, oggi comporta il muoversi in settori contrattuali in cui lo stato è partecipe, come i rapporti di lavoro e il complesso sistema sociale di cui bisogna tener conto, l'uso del terreno in quanto fattore di produzione, la fiscalità, il rapporto fra professionale e privato che spesso è condizionato dalle norme di rapporto Stato-Cittadino.
I vantaggi di questo servizio sono molteplici: maggior tranquillità per il datore di lavoro, maggior sicurezza nella qualità del posto di lavoro per il dipendente, minori costi di controllo e sorveglianza per lo Stato.
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