Blenio Café
ospedali di valle
Gina
inserito il: 4.4.2017 22:24
Dal primo di aprile è iniziata la raccolta firme per l'iniziativa «per cure mediche e ospedaliere di prossimità». Per dare agli ospedali di Acquarossa e Faido un futuro solido, con questa iniziativa si chiede al Cantone di - finalmente! - applicare l'articolo costituzionale federale 117a sulla medicina di base, votato a larghissma maggioranza nel mese di maggio 2014, ma rimasto, a tutt'oggi e solamente nel nostro Cantone, lettera morta.

Gli ospedali di valle (Faido e Acquarossa) devono giocare un ruolo importante nell'applicazione di questo articolo: se nessuno contesta che la medicina specialistica va concentrata, è altrettanto indiscusso che la medicina di base deve essere capillare e di prossimità. Le nostre piccole strutture lavorano bene e sono economiche: un giorno di degenza ad Acquarossa, ad esempio, costa 800 franchi, mentre a Bellinzona il costo sale a 1'200 franchi.

In collaborazione con i medici di famiglia e in rete con altri professionisti sanitari gli ospedali assicurano prestazioni mediche di qualità e hanno, oltrettutto, il potenziale per diventare dei veri centri di competenza per la formazione dei medici e del personale di cura nell’ambito della geriatria, delle cure palliative e della riabilitazione.

Consultate il sito dell'iniziativa per saperne di più e per scaricare il formulario: www.ospedalidivalle.wordpress.com/

alfiero
inserito il: 17.5.2017 17:46
....... è giusto parlare e darsi da fare per sostenere il turismo ticinese, nei centri e nelle valli, anche se per la valle di Blenio parlare di turismo come se il turismo fosse "tutto" lascia qualche rammarico per le altre risorse non portate nel palmo della mano come lo è il turismo. In effetti alcuni decenni fa si ha cominciato a costruire il discorso del turismo invernale (e poi 4 stagioni) perché sembrava che l'agricoltura avesse finito il suo ruolo economico in valle. Ironia della sorte il turismo non soddisfa le aspettative di allora mentre l'agricoltura ha seguito la via della modernizzazione e ora viene in aiuto al turismo grazie al concetto di agriturismo.

Non serve che l'OTR disapprovi i nostri ragionamenti con disappunto eccessivo, servirebbe invece fare un'inventario delle risorse della valle che si possono associare tra di loro e ai nuovi imperativi del tempo che corre. Un'espansione della medicina non specialistica voluta dal nostro "star bene" e della domanda di benessere lascia perplessi chi legge nella strategia ospedaliera una insufficiente considerazione per gli ospedali periferici, e per gli elementi, che in valle sono naturali, adatti per realizzare delle strutture idonee a tali domande di cura e benessere ma anche di risposta ai desideri della generazione meno giovane.

Mi chiedo se non sia la prima cosa da fare un bel piano di utilizzo del territorio unico da Loderio al Lucomagno che permetterebbe di correre tutti verso lo stesso obbiettivo e dialogare con Biasca: esempio per decidere se il bagno pubblico va fatto a Biasca o nella bassa o media valle, ma non solo, ci darebbe anche l'opportunità di prendere nota che nominare un gerente a tempo pieno per i soli afffari turistici della valle lascerebbe il tempo che trova perché per far decollare una crescita sostanziosa ci vuole, ma è solo il mio parere, una persona di riferimento (consiglierei un'economista buon trascinatore) che tenga in considerazione tutti i rami di attività.
alfiero
inserito il: 19.5.2017 8:24
........... e no! non ci siamo proprio!

Faccia o non faccia, l'OTR, il suo lavoro in modo giusto, in consiglio comunale si ha diritto di parlarne........... l'eccessivo risalto mediatico, inefficace stavolta, dal punto di vista sostanziale, è lui ad essere molto più dannoso. ...... invece delle frecciate incrociate sarebbe meglio discutere sui media dei problemi che sono alla base della nuova organizzazione.

Non ci siamo, dicevo, perché se questo è il sapore delle discussioni fra città e montagna, che ancora persiste, abbiamo poco da sperare per il consenso a livello cantonale, per un ospedale di valle che soddisfi, per lo meno in parte, i desideri locali.
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