Blenio Café
CAMPO BLENIO E NARA, QUAL FUTURO?
Richi
inserito il: 23.10.2008 1:24
... ma toh! Dalla Leventina rispunta la rivendicazione dei CANONI D'ACQUA... Che sia la volta buona?

E da qualche parte oggi ho letto che si invita il Governo ad esaminare e valutare i modelli di gestione in atto nei Grigioni... Sì, nei Grigioni... Mi torna in mente il mio scritto del 3.9.2008 (12:06) su questo Forum... L'occasione eppur l'avevano... al posto di domandare cose, pagandole 250 mila franchi, di cui si conosceva già la risposta...
Damiano
inserito il: 23.10.2008 4:54
Nara e i suoi pregi dimenticati.

Sostengo quanto scritto sui giornali nelle scorse settimane dai Gran Consiglieri Gianni Guidicelli e Walter Gianora e vorrei aggiungere delle considerazioni. Al Nara si contano circa 30-35000 passaggi a stagione anche quando l’innevamento non è ottimale, ci si è chiesti il perché?
Non sicuramente per le infrastrutture efficienti (vedi seggiovia 2000 e parcheggi!), ma per la bellissima cornice panoramica che la stazione offre, per la varietà d’attività proposte (piste sci, pista slitte, percorso pedonale), per le piste sempre ben preparate e soprattutto per la politica dei prezzi ma non dimentichiamo il fiore all’occhiello del Nara: la presenza del sole.
Sono molto scettico sul fatto che i clienti del Nara, dopo un’eventuale chiusura, si rechino all’unica stazione meritevole di finanziamenti di Airolo-Pesciüm. Si sa che Airolo offre un buon innevamento ma il sole lo si vede poco. Noi della media Valle di Blenio, a parità di tempo di trasferta, preferiamo le stazioni della Surselva dove tutti quegli atout che il Nara offre li possiamo trovare anche lì.

Con l’apertura della seggiovia Cancorì-Nara2000 nel periodo estivo, la regione del Nara e tutta la zona ad est del Pizzo Molare, offre una rete di sentieri di facile accesso che pochi possono vantare, serviti al piano da un servizio di trasporto pubblico a cadenza oraria. Sui percorsi sono presenti due Capanne Alpine (Piandios e Gorda) a conduzione familiare in contrasto con gli "hotel di montagna" che oggi sono presenti sulle alpi. Si parla spesso di convertire gli impianti in un servizio esclusivamente estivo. La miglior soluzione sarebbe quella di poter coprire il più possibile i costi fissi durante la stagione estiva, così da non dover rinunciare completamente ad un attività invernale. Oltre a concedere aiuti diretti si deve da subito sostenere la regione con una promozione mirata, che valorizzi le caratteristiche della regione. A volte mi sembra che i confini della Valle di Blenio iniziano ad Olivone e terminano sulla Greina o a Casaccia sul Lucomagno, lasciando i sentieri del Nara semplicemente segnati su una cartina.

Vanazzi Damiano, presidente Sci Club Crap Ponto Valentino
Claudia
inserito il: 23.10.2008 14:05
Questi sono i ringraziamenti che Walter Gianora ha voluto esprimere a tutti i partecipanti alla manifestazione.

"Colgo l'occasione per ringraziare tutti voi che avete partecipato con dignità e pazienza alla manifestazione di ieri.

È stato un momento memorabile, per certi versi toccante e significativo per tutti noi, oltre che importante per il futuro dell'intera valle.
Uniti si va più lontani e ci si fa rispettare!!

Ve ne sono immensamente grato e riconoscente, per me è stato un supporto fondamentale, una polizza d'assicurazione, quella di essere certo di avere dietro qualcuno, di farlo per qualcuno."

Penso sia giusto farli leggere a tutti.
Claudia
mara
inserito il: 23.10.2008 17:04
Sembra che il voto negativo del Parlamento di martedì scorso, abbia "smosso" parecchie cose. E' finalmente stato preparato l'atteso (in Valle...) messaggio municipale all'indirizzo del Consiglio comunale di Lugano, per l'acquisto di casa Greina a Campo Blenio.

Qui l'inizio dell'articolo apparso sull'edizione di oggi del "Giornale del Popolo", pagina 4, cronaca di Lugano:


"LUGANO - Proposto al CC l’acquisto di Casa Greina a Campo Blenio
Lugano sale in Valle, per l’inverno e per l’estate
Elaborato un messaggio municipale da oltre 3 milioni di franchi.
Giudici: «L’obiettivo?
Contribuire a sviluppare o mantenere attive strutture capaci di generare valore aggiunto»
Il Gran Consiglio penalizza le co­munità montane? Lugano fa esatta­mente il contrario, passando da una strada diversa. Forse non è un caso che proprio ieri – all’indomani della bocciatura del credito ponte di 940.000 franchi per la stagione 2008­2009 di Carì e Bosco Gurini – il Muni­cipio di Lugano abbia approvato il messaggio municipale relativo alla ri­chiesta di un credito di 3,165 milioni di franchi per l’acquisto di Casa Grei­na, struttura che si trova nel Comune di Blenio (frazione di Campo Blenio), che ospiterà parte delle settimane bianche e verdi promosse dalle scuo­le elementari cittadine a beneficio de­gli allievi".

Articolo completo a pagina 4 GdP di oggi, giovedì 23 ottobre.

O anche:
www.vallediblenio.ch/vdbi_cronaca.php

marcello
inserito il: 24.10.2008 12:29
Buongiorno Damiano,
condivido quanto hai esposto, solo una breve considerazione alla tua “protesta” circa la mancata promozione della zona Nara, in particolare per quanto concerne la rete dei sentieri.
Per una configurazione geografica, malgrado la sua bellezza, la regione non ha sbocchi naturali verso altre mete quali sono ad esempio per la Greina le valli Lumnezia, Vals e Sumvitg e per il Lucomagno, Piora-Cadagno-Ritom, Val Medel. Questi sbocchi sono il grosso valore aggiunto alla rete dei sentieri, e ben sappiamo le indubbie qualità dei nostri vicini grigionesi nel promuovere le loro peculiarità turistiche, ad esempio può bastare www.vallumnezia.ch , di questo ne trae profitto chi è legato a questo tipo di turismo e risiede nelle immediate vicinanze.
Concordo sulla scarsa promozione, ma questo è una mancanza che si sente su tutto il territorio bleniese. Se Greina e Lucomagno possono sembrare essere favorite, la causa è da ricercare nella politica promozionale di BT tendente ad accodarsi alle realtà esistenti.
Bisogna tuttavia ammettere che ci vogliono anche iniziative e progetti da parte delle forze locali.
Ti cito ad esempio i Sentieri Naturalistici del Lucomagno, nati alla fine degli anni 90 da un’iniziativa del Comune di Olivone e il Patriziato di Olivone Campo e Largario, con il sostegno dell'Ufficio cantonale Protezione Natura, allora forse meno rigido e meglio disposto ad intervenire nell'ottica di una promozione turistica in una zona protetta d'interesse nazionale, la collaborazione con BT fu ottima, ma qualcuno deve accendere il fuoco e buttar legna!
daniele
inserito il: 24.10.2008 23:26
Et voilà!

Vedrete che solo con una giusta politica dei prezzi, sempre che arrivi la neve come le normali stagioni, la cassa migliorerà e non di poco.

Il giusto prezzo vuol dire: sì andare incontro al cliente, alle famiglie eccetera ma non vuol dire "svendere" l'abbonamento o dare il 50% dell'incasso a qualcun altro (a buon intenditor...)

La vendita diretta, specialmente le stagionali, permettono l'immediata entrata di liquidità ad inizio stagione (e non aspettare le briciole a settembre dell'anno dopo).

Attenzione che il Signor Sconto fà morire chi lo dà ma non fà rivivere chi lo riceve. Cioè, ogni prodotto, prestazione o servizio deve essere venduto al giusto prezzo (già detto)

Cordiali saluti (magari sulle piste)
daniele
inserito il: 25.10.2008 0:56
Dimenticavo,
il 50% del prezzo: da intendere, 50% del prezzo "scasso" e non del prezzo giusto. Perciò si elargiva ad altri molto ma molto di più della metà del giusto.

Poi per le altre posizioni contabili (maggiori entrate, minori uscite) esistono diverse possibilità di bilanciare. Dunque, in fin dei conti si potrebbe far girare le giostre senza far buchi o almeno limitarli di molto. Come fare; chiedere a qualche mago, fattucchiera eccetera.

Risaluti
mara
inserito il: 25.10.2008 19:50
Ciao Marcello, ciao a tutti,
... scusa se insisto sulla NPR... Quando più sotto il 21.10.08 dici "... mi riferisco al progetto Gottardo e alla nuova NPR, sono treni in partenza, guai a perderli, anzi bisogna evitare di salire sulle ultime carrozze!", penso che hai ragione quando citi il Progetto Gottardo, ma in quanto alla NPR credo che il treno in Ticino proprio non sia ancora partito, anzi non è manco passato dalla prima stazione e sarebbe anzi proprio bello e soprattutto opportuno sapere l'ora (l'anno??? :-(( alla quale passerà, il treno, per potervici finalmente salire...
Con i progetti della/e valle/i saldamente in mano.

Ma intanto manca il quadro operativo.
Tutto il resto sono parole e speranze...
E il tempo passa...

Il Cantone si deve forse dare una mossa???


Qui sotto vi ricopio una seppur lunga lettera - ma significativa -al giornale apparsa su CdT venerdì 24 ottobre a pagina 15.

L’ OPINIONE
NPR: NON CI SIAMO PROPRIO!

di Iris Canonica e Cherubina Ravasi *
Abbiamo preso nota del comuni­cato stampa diramato negli scor­si giorni dalla CORETI (l’asso­ciazione che rappresenta i Comuni e le Regioni di montagna), nel quale – in risposta anche alla nostra presa di po­sizione pubblicata su questo quotidia­no- evita di entrare nel merito dei pro­blemi, che pur riconosce esistere, in­contrati nell’introduzione della Nuo­va Politica Regionale (NPR) in Ticino. Non è nostra intenzione polemizzare, ma stimolare e pungolare le parti in causa, affinché si sblocchi una situa­zione stagnante da ormai troppo tem­po che, oltre a generare confusione, in­certezza e malumore, rischia di com­promettere inesorabilmente la politi­ca regionale del nostro Cantone. Nel­l’attuazione della NPR (ufficialmente entrata in vigore lo scorso 1. gennaio) e, soprattutto, nel varo della legge d’ap­plicazione cantonale, tuttora inesisten­te, vi sono infatti ritardi, mancati coin­volgimenti degli attori sul campo e vi­sioni alquanto discutibili che non pos­sono essere sottaciuti. Su questo impor­tante argomento, la CORETI è rimasta silente, rivendicando, nel suo comuni­cato, una «discrezionalità» poco com­prensibile, invece di portare avanti gli obiettivi per cui è stata costituita l’asso­ciazione stessa, ossia gli interessi e la valorizzazione dei Comuni e delle Re­gioni. Decida dunque, la CORETI, do­ve e come vuole posizionarsi: restare si­lente, assecondando così ciò che viene fatto a livello governativo, oppure soste­nere con forza un progetto che dovrà avere quali attori principali – e non se­condari – i Comuni, i centri urbani, le regioni e gli enti turistici, finora scar­samente o per nulla coinvolti.
Ribadiamo brevemente quelli che, a nostro avviso, sono i punti di grande preoccupazione: la NPR è entrata in vigore lo scorso 1. gennaio, ma a tutt’oggi il Ticino non dispone ancora di una legge cantona­le d’applicazione, con conseguenze di vario tipo per progetti regionali e turi­stici. È inoltre mancata totalmente la gestione di un periodo ponte che avreb­be dovuto permettere il passaggio dal­le attuali «regioni di montagna» ad al­tre strutture che, teoricamente, dovreb­bero comprendere anche i poli urbani e gli enti turistici. Il messaggio gover­nativo non è ancora stato presentato e l’iter istituzionale (con l’approvazione del Gran Consiglio) appare ancora molto lungo. Per quanto poi concerne gli attuali segretariati regionali, le pro­spettive a breve termine sono gravate da grande incertezza.
Siamo altresì convinte che su questa stagnante situazione abbia pesato non poco la decisione, sorprendente e un po’ sospetta, presa in modo precipito­so all’indomani delle elezioni canto­nali dell’aprile 2007, quando in occa­sione dell’assegnazione dei Diparti­menti, la politica regionale venne at­tribuita congiuntamente al Diparti­mento delle Istituzioni e al Dipartimen­to Finanze ed Economia, generando confusione all’interno dell’Amministra­zione cantonale e anche all’esterno.
Nella Convenzione sottoscritta nel maggio del 2008 dal Cantone Ticino e dalla Confederazione le tappe nel­l’attuazione della NPR sono ampia­mente state disattese e i progetti segna­lati non rappresentano appieno quan­to già si sta portando avanti sul terri­torio.
Più in generale, la suddetta convenzio­ne, per quanto attiene al programma d’attuazione, ha un taglio assai «diri­gistico », a tal punto che gli attori oggi operanti sul territorio (comuni, poli ur­bani, regioni, enti turistici) non sono stati praticamente coinvolti. In chiave prospettica, questo tipo d’approccio ri­schia di inficiare la concretizzazione stessa della NPR.
Per queste ragioni, auspichiamo un fat­tivo intervento del Consiglio di Stato e un coinvolgimento diretto degli attori che operano sul territorio, senza i qua­li la NPR non potrà in alcun modo es­sere realizzata.
* Membri del Consiglio della Regione Valli di Lugano
Fabio (ANSA)
inserito il: 27.10.2008 2:18
Carissimi,
dopo due giornate di sole, tutti dicono che la neve sta per arrivare, nessun problema, come già riferito tutto è pronto al Nara, le ancore allo Ski lift 2000 sono già montate, manca solo la materia prima ossia la neve... Venerdi 31 alla sera alle ore 20 la società Amici del Nara (ANSA) ha convocato un' assemblea straordinaria presso la Casa comunale a Malvaglia, dove vi presenteremo in dettaglio la stagione invernale con tante tante novità. Mi raccomando non mancate.
Avrete pure l'occasione di prenotare la vostra carta stagionale Nara o il nuovo Blenio Sci Pass !!
Sulla pagina www.nara.ch trovate il listino prezzi aggiornato
Ancora grazie a tutti voi lettori del BC per averci sostenuto in questo periodo molto delicato; ma importante è far sapere a tutti che la Valle di Blenio è unita assieme col Nara, Campo Blenio fino a Disentis
Sportivi saluti
Fabio
marcello
inserito il: 27.10.2008 4:33
NPR: sarà pure vero, mancano le leggi di applicazione, la base non è informata o peggio non è stata coinvolta, ecc ecc, siamo in un ritardo oramai cronico, questo è causa di insicurezza e probabilmente ne soffrono anche le iniziative e i progetti, dobbiamo tuttavia ricordare che a titolo d'esempio la Fondazione Alpina per la Scienza della Vita www.fasv.ch attiva in Blenio è stata riconosciuta e considerata quale elemento pilota della NPR.

Fermarsi e/o avanzare pretesti perchè mancano le basi legali a livello cantonale o per qualsiasi altra ragione sarebbe un grave errore.
La regione del Nara ha delle prerogative di sicuro interesse ma ha urgente bisogno di progetti adeguati e credibili per essere sviluppata e valorizzata.
Mi ripeto, i crediti quadro, se così possono essere definiti, stanziati in occasione delle aggregazioni di Acquarossa e di Blenio non hanno ancora un indirizzo preciso per l'utilizzo, in un prossimo futuro entrerà in gioco anche Serravalle.
Potremo forse un giorno assistere ad un travaso di questi fondi a favore di progetti dell'una o dell'altra parte?
Potremo finalmente parlare di sinergie e unità d'intenti in modo concreto? Sarebbe un bel esempio per tutti!
CAMPO BLENIO E NARA, QUAL FUTURO?
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