CAMPO BLENIO E NARA, QUAL
FUTURO?
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marusca
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inserito il: 23.1.2008 21:16 |
Ciao Denis, scusami per il mio intervento un po' troppo brusco. E' facile criticare criticare criticare... e lo so anche che "chi fa ogni tanto sbaglia", chi "non fa" non sbaglia mai, ma non fa niente di buono... Quindi è vero, ora bisogna guardare avanti, senza continuare a guardare il passato e darsi la colpa l'uno con l'altro... Forza e coraggio e tanti auguri per questo anno che sembra voltato per il meglio! Ciao marusca
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marcello
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inserito il: 24.1.2008 13:22 |
Caro Denis, vado di fretta e quindi sarò molto breve. Né il sottoscritto, né nessun altro penso abbia lasciato intendere una chiusura del passo durante l’inverno. È però fuori dubbio che le maggiori ricadute economiche durante il periodo invernale vanno a favore della Surselva. È pur vero che in mancanza di neve i nostri villeggianti hanno una valida alternativa. Considerata la situazione finanziara delle casse pubbliche cantonali e comunali ben difficilmente si potrà pretendere un contributo ricorrente, perché è questo che ci vuole per assicurare un futuro alle stazioni invernali bleniesi, da qui è nata la mia proposta. Dirottiamo i contributi che il cantone oggi versa a favore dell’apertura del Lucomagno a favore delle stazioni bleniesi. Per lo Stato non cambierebbe nulla, il passo rimarrebbe comunque aperto e voi addetti potreste finalmente respirare… Buona giornata a tutti
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Richi
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inserito il: 5.2.2008 4:51 |
Ciao a tutti, certo l'idea sarebbe mica male... considerate le cifre esposte inerenti l'apertura invernale del Passo. Altrimenti si potrebbe tentare un'altra via, quella che farebbe capo ad una specie di "sostegno diretto" e solidale da parte di Comuni ricchi (basso moltiplicatore, comuni perlopiù urbani) i cui abitanti spesso e volentieri frequentano magari le stazioni bleniesi. Perché non tentare? Più o meno è quello che si era tentato di fare ad Airolo-Pescium con la città di Lugano tempo fa. Poi il tutto ha preso una piega diversa. Altrimenti, a livello cantonale, in effetti credo ci sarà ancora da aspettare... sembra si voglia dare avvio ad un ennesimo studio sulla situazione... il tempo passa, le incertezze o restano o crescono...
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alfiero
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inserito il: 18.4.2008 15:44 |
Buongiorno, la realtà ticinese che pone la domanda a sapere fino a quando si possono far crescere i centri, le città, le strade, la ferrovia sul nostro territorio senza passare attraverso "convenzioni" con la montagna, ha prodotto un piccolo ma significativo esempio di risposta: la collaborazione (convenzionale non scritta) fra la città di Lugano e la Valle di Blenio: alludo al trapasso di proprietà della Casa Greina a Campo Blenio, ciò che in sostanza significa: per Lugano qualità di vita e ritagliarsi uno spazio ricreativo a buone condizioni prevedibilmente scarseggiante nel futuro, e per la nostra regione utenti dell'offerta turistica da subito e stimolo imprenditoriale. Al di là di queste semplici considerazioni si impone il riconoscimento della dinamicità della città di Lugano e della determinata volontà della gente di montagna a voler con ogni mezzo e sacrificio creare ciò che lo sviluppo delle risorse permette, e mantenere efficiente ciò che esiste, magari non sempre con il conforto della positività economica, ma di sicuro col conforto delle considerazioni sociali. Appaiono quindi sempre meno accettabili i dubbi e le perplessità relativi all'utilità o meno di salvare l'esistente in montagna, anzi è sempre più urgente chiedersi cosa manchi e progettare le sinergie possibili, pensiamo, con l'aumento della presenza di ragazzi, al bagno pubblico per esempio. Personalmente mi sento di esprimere gratitudine agli attori che hanno creato la Casa Greina e concretizzato l'intesa città-montagna. ciao
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Richi
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inserito il: 18.4.2008 16:08 |
Ciao Alfiero, mi fa piacere che qualcuno abbia ripreso la notizia di cronaca. Condivido appieno le tue osservazioni e mi rifaccio al mio post del 4 febbraio scorso. Secondo me ora come ora è "l'unica" via ragionevolmente percorribile... Da parte mia, complimenti sinceri e schietti al Municipio di Blenio e a quello di Lugano per questo importante passo! Buona giornata a tutti. Richi
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marcello
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inserito il: 18.4.2008 17:59 |
Ciao a tutti, mi associo a Richi e Alfiero nel formulare i miei complimenti ai due Municipi per quanto stanno per proporre ai rispettivi Consigli Comunali, ritengo questo modo di agire un passo nella giusta, forse unica, direzione. Sono altrettanto fiducioso nel totale consenso da parte dei legislativi. Approfitto per sottolineare in senso positivo un'altra iniziativa conclusasi recentemente. Il passaggio di proprietà dei lazzaretti militari dalla Confederazione al Cantone. Questa operazione ha permesso di integrare in questi spazi La Fondazione Alpina per le Scienze della Vita (fasv), in totale sinergia con il DECS. Questo penso rappresenti pure un concreto esempio di una nuova dinamicità nel fare evolvere e implementare nuove attività nella nostra regione attraverso delle riconversioni con alto valore aggiunto a favore di tutti noi. Buon appetito!
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mara
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inserito il: 20.4.2008 20:17 |
Un esempio concreto di effettiva collaborazione tra polo urbano e realtà periferica di montagna. Il tutto "made in Ticino". Dai ticinesi per i ticinesi. Complimenti ai Municipi di Lugano e Blenio anche da parte mia! Buon lavoro!
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alfiero
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inserito il: 9.7.2008 16:11 |
Salve Ho visto oggi sui giornali che la Valle Maggia è pronta a pagare per sostenere gli impianti di Bosco. Non sarebbe una buona idea da valutare anche da noi in attesa del rapporto Grigionese che non si sa cosa dirà? Buona stagione estiva a tutti
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daniele
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inserito il: 9.7.2008 18:31 |
Salute a tutti sostanzialmente è molto semplice! I costi di gestione (compresi costi d'interessi d'ammortamenti, affitti, eccetera) se supportati dalla società che gestisce o/e proprietaria delle strutture, ai nostri livelli superano regolarmente gli introiti. Quindi... qualsiasi rapporto non potrà dire gran ché. Uno più uno ha sempre fatto due anche con la matematica moderna! Perciò, l'unica soluzione, se si vuole continuare ad esercitare e se si ritiene che per diversi fattori ne vale veramente la pena, qualcuno dovrà regolarmente passare alla cassa. Quel qualcuno, non importa chi sia, lo dovrà o potrà fare nel contesto e concetto di mantenimento di strutture d'interesse di una determinata zona e sensibilizzato di conseguenza. Oramai dette strutture dove funzionano (ca il 15% delle società che operano in Svizzera) stanno in piedi perché usufruiscono di entrate "collaterali" fondate su un concetto di gestione ed incasso allargato. Pur abbattendo i costi degli investimenti, o il valore delle azioni (in tal caso sparisce però contabilmente la disponibilità e garanzia della SA) dopo qualche anno si ritorna nel giro vizioso, anche a causa degli elevati costi di matunzione. Saluti e buon appetito
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Richi
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inserito il: 9.7.2008 19:22 |
Da parte mia ribadisco l'opinione del 4 febbraio scorso. Di cui del resto, in effetti, abbiamo avuto una concretizzazione con l'esempio dell'acquisto (che si spera vada in porto) di Casa Greina da parte della Città di Lugano.
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CAMPO BLENIO E NARA, QUAL
FUTURO?
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