Blenio Café
CAMPO BLENIO E NARA, QUAL FUTURO?
Fabio
inserito il: 30.9.2008 2:20
Dopo la prima presa di posizione del Governo ticinese, la tristezza, il rammarico e la delusione da parte di noi tutti, è stata molto grande: la Società Amici del Nara l'ha espresso chiaramente, ma è fiduciosa di aver fatto tutto il possibile per quanto riguarda le sue mansioni ossia riguardo la gestione degli impianti, come potete leggere dal comunicato sottostante si è espressa in questo modo:

Il comitato della "Amici del Nara", società che gestisce da 5 anni inverno ed estate la stazione turistica del Nara, stazione di esclusiva proprietà del Comune di Acquarossa, deluso, sconcertato, amareggiato per l’esclusione totale della Valle di Blenio da qualsiasi forma di aiuto concreto, si è riunito sabato 27 settembre e ha preso le seguenti decisioni, fermo restando che la stagione 2008-2009 inverno ed estate è assicurata come da tempo già annunciato:

1. Riunione immediata con Municipio e rappresentanti del Comune di Acquarossa, Ente pubblico proprietario degli impianti.

2. Riunione con ASCOBLE, Campo Blenio, Campra, Blenio Rustici e Blenio Turismo.

3. La lettera a suo tempo inviata ai Consiglieri di Stato e oggetto di conferenza stampa il 24 agosto a Cancorì verrà spedita a tutti i membri del Gran Consiglio e ad altri esponenti della classe politica.

4. Si informeranno tutti gli Sci Club e le scuole di ogni ordine affinchè si sensibilizzino maggiormente e scelgano il Ticino, quindi anche la nostra stazione, per le loro uscite.

5. Verrà convocata entro fine ottobre un’assemblea straordinaria della Società Amici del Nara per illustrare la gravità del momento.

Inoltre in vista dell'imminente stagione invernale si farà tutto il possibile per migliorare la collaborazione con la stazione bleniese di Campo Blenio e con quella di Disentis, non da ultimo al fine di proporre una eventuale “Blenio Card”, tenuto conto anche dell’incertezza che regna attorno alla Ticino Card.

Dunque ora è importante che tutta la Valle di Blenio, Sci Club, tutte le società della Valle, i Comuni, i politici ossia tutti si uniscano assieme, prendendo magari l'esempio delle Officine di Bellinzona e dichiarano fermamente "giù le mani dal Nara" o se volete da tutta la Valle di Blenio unita.
Solo in questo modo saremo in grado di difendere il degrado sociale di una intera valle, di favorire l'istruzione ai nostri giovani e dare un valore all'indotto creato indirettamente da queste strutture sportive a favore di tutta la popolazione e dei giovani.
Riguardo al 2014 non penso che valga la pena di discuterne ora in dettaglio, ma cominciamo a creare una base su come costruire un futuro.
daniele
inserito il: 30.9.2008 14:54
Saluti

gli amici grigionesi hanno fatto un grande errore di valutazione nel loro rapporto. Anche se ciò non cambia in sostanza le cifre, cambierebbe comunque il modo ed il risultato di come poter gestire in futuro gli impianti. Chi ha letto il rapporto e chi ha scoperto l'errore?

Forza un panettone a Natale a chi lo scopre; compresi quelli che "ci lavorano dentro" giù a metà Ticino.

Il panettone l'ho preparato, se nessuno arriva vuol dire che lo mangio io!
Ed in più; dal Governo, si tace sui rapporti e le considerazioni arrivate da più parti; UTTP, istanze di settore eccetera.

See you again
daniele
inserito il: 1.10.2008 1:06
Comunque non disperare...

Se la si prende dal verso giusto, almeno fino alla fine delle concessioni d'esercizio per chi sottostà all'UFT e meglio ancora per quelli sotto concordato intercantonale, le giostre gireranno.

Presto passerà San Nicolao e poi seguito dagli altri fino ai Re Magi.
Elia Frapolli
inserito il: 1.10.2008 16:13
Scopro con piacere questo blog dalla Valle di Blenio e apprezzo gli interessanti e mirati interventi.

Mi collego agli interventi riguardanti il Rapporto Grischconsulta e mi sento di fare le seguenti considerazioni.

Il rapporto, oltre alle considerazioni di fondo già da tempo conosciute, cerca di calcolare l'indotto generato dagli impianti di risalita, ma lo fa in modo estremamente semplicistico. Mi sarei aspettato di più da uno studio commissionato a degli esperti del settore turistico! Si calcola infatti solo l'indotto diretto (derivante dai costi di investimento nelle infrastrutture, costi merci, consumi e salari) dimenticando completamente l'indotto indiretto ovvero il valore creato da tutte quelle attività che ruotano attorno ad un prodotto turistico (dagli alberghi e ristoranti fino alla pompa di benzina sulla via del ritorno dagli impianti). La non presa in considerazione dell'indotto indiretto stupisce dal momento che addirittura l'Organizzazione Mondiale del Turismo consiglia questo approccio (basato sulla metodologia dei conti satellite) per il calcolo delle ricadute macroeconomiche su una regione fortemente dipendente dal turismo. È chiaro che uno studio completo di questo tipo avrebbe potuto stravolgere completamente le conclusioni del rapporto. A mia conoscenza in Valle di Blenio e non solo sono innumerevoli le piccole e grandi entità che anche se non in modo diretto dipendono dal fatto che esistano gli impianti di risalita. Da non dimenticare inoltre l'aspetto sociale, aggregativo e sportivo legato agli impianti che in uno studio del genere non vengono neanche menzionati non potendosi tradurre in soldoni.

Basandosi su premesse limitate ed incomplete oggi si rischia di prendere decisioni a lungo termine che potrebbero rivelarsi fatali. Poi non sarà facile tornare indietro...

Saluti a tutti.
marusca
inserito il: 1.10.2008 16:14
Salve a tutti!
Avete notato l'articolo in prima pagina del settimanale Azione uscito ieri? Un po' estremo l'amico sottocenerino... non credete?
marcello
inserito il: 1.10.2008 16:18
2'500.-Fr a pagina per una perizia di parte!

A chi tocca il Tapiro?

Andate a leggere la notizia pubblicata dal CdT oggi...
mara
inserito il: 1.10.2008 17:26
Ciao a tutti,
Ciao Elia, benvenuto su questo forum e grazie per la tua partecipazione.

Certo che leggendo queste cifre e altre, mi torna in mente quella frase di quell’amico di Marcello scritta da qualche parte in questo forum. E suonava più o meno così: che noi in valle siamo più bravi a fare gli interessi degli altri che non i nostri…

250'000 franchi di noi cittadini contribuenti sono andati a Coira, per stabilire quel che tutti più o meno abbiamo visto e letto.

Egoisticamente parlando, osservando le cifre dei passaggi sul Lucomagno (prese dal Rapporto economico redatto in occasione dell’assemblea Pro Lucomagno del 26 settembre scorso all'Ospizio sul Passo) si stima in 36'400 il numero di pernottamenti in Ticino nell’inverno 2007/2008 generati dal Passo aperto, 6'200 dei quali sono quelli stimati in Valle di Blenio per un indotto in Valle di 465'000 franchi (80.- media a pernottamento).
Gli altri pernottamenti sono sparsi in Ticino, verosimilmente nelle maggiori città ai bordi dei laghi (per un indotto stimato in 2,7 milioni di franchi). Altri 3'000 pernottamenti circa più o meno sono stati generati in Italia.

Vi lascio indovinare le cifre registrate dall’altra parte, e non in tutto il Grigioni, ma solo nella Regione a noi vicina della Surselva.
Poco sotto, nello stesso interessante rapporto, parlando della SURSELVA, si legge infatti: “I pernottamenti degli ospiti provenienti dall’Italia per rispetto agli anni in cui la strada del Passo risultava chiusa si sono moltiplicati per 4 in questi ultimi 7 anni (di apertura del Passo in inverno). Nello stesso periodo - si legge ancora - i pernottamenti di ospiti provenienti dal Canton Ticino hanno conosciuto un aumento del 74%”.

Verosimilmente, considerata la pubblicità attiva fatta dai sursilvani nella vicina Lombardia e in Ticino, le tendenze continueranno al rialzo...

Nella SOLA Surselva, si legge che l'indotto generato dai pernottamenti delle persone che valicano il passo verso nord, è stimato a 1 milione e 650 mila franchi, pari a 20'735 pernottamenti stimati (sempre tariffa media 80.- a notte). Altri 11'000 e rotti pernottamenti si presume avvengano in altre parti del Grigioni.
Mi riferisco qui solo ai pernottamenti e non alle entrate delle rinomate stazioni da sci della Surselva... (la maggior parte di chi va a nord, va a sciare, ovviamente...).

Ora ci sono anche i bus che vanno di là. Speriamo di riuscire a mettere a posto per tempo (!??!) almeno Campra, prima che qualche bus in più – che solitamente si ferma in Campra - decida di fermarsi oltre il Passo… :-((
E’ vero, anche il Ticino e la Valle ricevono benefici dall’apertura: i veicoli diretti a sud - sempre stando alle statistiche del rapporto - sono dalla prima stagione 2001/2002 sempre in maggior numero (19'717, stagione 2007/08) rispetto a quelli che transitano verso nord (18'463).
Ma a livello di effettivi indotti PER LA VALLE DI BLENIO... Mah... Le cifre del resto sono lì chiare, sul rapporto.

Questo NON per dire che il Passo va chiuso in inverno! Lungi da me, è sempre meglio un'apertura che una chiusura!!

Pur tuttavia, il Cantone Ticino (= soldi anche un po' nostri, come i 250 mila finiti a Coira... :-) versa ESATTAMENTE lo STESSO importo dei Grigioni per mantenere il Passo aperto ogni inverno, ossia 200'000 all’anno. Inizio a comprendere solo ora, a scoppio ritardato...:-), l'idea sostenuta da tempo da Marcello: perché non deviare parte di questi soldi ticinesi (anche bleniesi...), a favore dei bleniesi per davvero???
Tra i Grigioni (solo Surselva!!) e il Ticino, la Valle di Blenio (come distretto) è quella che prende solo le minuscole briccioline dell’operazione apertura Passo.
Ora vogliono anche chiudere le stazioni da sci. In fondo, c’è davvero un po’ (tanto!) di controsenso (o meglio: illogicità?) in tutto ciò, no? Diamo una "barca" di soldi per far girare al meglio gli affari degli altri...

Certo, la Valle di Blenio - ma lo sanno anche i paracarri - non potrà mai generare con i pochi alberghi che ha, cifre come quelle della Surselva. Ma almeno, con qualche aiuto "deviato dalla parte giusta", potrebbe mantenere e/o migliorare almeno quello che c'è già...

Ciao cugi, non ho visto ancora quell’articolo su Azione, così come forse parecchi utenti di BC.
Chissà, magari puoi brevemente spiegarci il contenuto? Grazie,
ciao, mara
mara
inserito il: 1.10.2008 18:57
... opsss... dimenticavo...

A "illogicità", ammesso che questo termine esista, aggiungerei "profonda"... Profonda illogicità.

A meno che il Cantone e la NPR (se c'è... :-) vogliono trasformare le zone periferiche, di cui la nostra Valle, in piacevoli e tranquilli dormitori a basso costo dove si respira (ancora) aria buona ("a" gratis... almeno quella...).

Se è così, allora tutto quanto potrebbe essere logico.
Ma non per i bleniesi...
marcello
inserito il: 3.10.2008 0:26
Dopo la brutta notizia riguardo agli impianti invernali del Nara e di Campo Blenio, mi aspettavo una reazione decisamente più forte da parte bleniese, i diretti interessati e i municipi sapranno di sicuro dire la loro, ma dove sono gli sci club? Dove sono i commercianti? Dove sono gli esercenti? Dove sono gli artigiani? Dove sono quelli che in un modo o nell'altro traggono profitto (indotto) da queste infrastrutture?

Occorre inondare il palazzo delle Orsoline di lettere di ferma e decisa protesta!
Giuseppe Buzzi
inserito il: 3.10.2008 1:52
Ciao Marcello,
condivido con te il fatto che chi è direttamente interessato non dà segni di preoccupazioni. Però da quanto noto parlando con diverse persone (chi più, chi meno interessato) la preoccupazione e delusione è grande. Ma però la voce comune è quella di sconforto e tradimento verso i politici e sono consci che anche gridando il proprio disappunto non si otterrà nulla. Anch'io condivido questo sentimento.
Possiamo gridare in qualunque sistema e lingua, ma il Governo non tornerà sicuramente sui suoi passi. Ci mancherebbe. Sono già poco credibili e ridicoli così (vedi atteggiamenti adolescenziali al festival del film di Locarno, 92 milioni di franchi che sbucano dal nulla, ecc .). Ora l'unica opportunità per salvare qualche cosa è in mano alla Commissione della gestione che si riunirà martedì. Quindi invito tutti i Bleniesi che hanno un qualche appiglio con un membro della gestione di sensibilizzarlo sull'importanza di questi impianti nelle nostre povere regioni periferiche. Se la Commissione non seguirà il disastroso Consiglio di Stato, magari anche i parlamentari valuteranno differentemente la situazione.

Ora non ci resta che sperare nell'intelligenza delle persone da noi votate, alle quali in buona fede abbiamo creduto che sostenendoli ci avessero almeno in minima parte considerato! Ma da quanto risulta IL TRADIMENTO PER LE ZONE PERIFERICHE È GRANDE!!!! Purtroppo per queste persone le nostre regioni vanno solo bene e sono elogiate per mangiare polenta e prodotti dell'alpe con degli ottimi bicchieri di vino.... Per il resto non serviamo a nulla!!

Saluti.
CAMPO BLENIO E NARA, QUAL FUTURO?
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