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Blenio Café
CANONI D'ACQUA ALLE
VALLI?
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alfiero
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inserito il: 7.4.2017 9:22 |
lascerei perdere il discorso sulle imposte, contonali e comunali, sul reddito e sulla sostanza perché è pane del fisco secondo le leggi esistenti. Ciò che non ho mai capito è perché i canoni d'acqua vengono attribuiti a cantone e comuni secondo una mera ripartizione basata su criteri soggettivi. Credo che sarebbe interessante per i nostri comuni, parlo della valle di Blenio, se vi fosse una attribuzione dei canoni secondo 2 criteri: il diritto dei proprietari dell'acqua ossia gli enti pubblici, e il diritto dell'economia locale di cui fa parte la società idroelettrica, in quanto se l'acqua è un valore lo è non solo per il proprietario che la vende ma anche per gli enti locali, la popolazione e la regione che rimane privata di questo valore. (L'azienda idroelettrica perché non considerarla con più rigore parte dell'economia locale a tutti gli effetti?) Stabilire regole è bene, ma se la società elettrica facesse parte di una (da creare) forte associazione dei commercianti e artigiani della valle ci sarebbe la voce in capitolo necessaria per devolvere una parte dei cosi detti canoni, ad una sponsorizzazione della creazione di aziende e di posti di lavoro.
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il gracchio alpino
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inserito il: 10.4.2017 13:55 |
Un'altra volta... caro Alfiero; sono i risultati della contro iniziativa all'iniziativa di Frasco, spinta dai vertici politici! La contro iniziativa è stata una proposta per togliere di mezzo gli iniziativisti, e così chiudere il discorso ed eventualmente contrattare degli accordi di mediazione! Ed ora teniamoci i risultati. E poi vedremo; il giorno che le aziende elettriche e le partner werkers arriveranno a giustificare che non guadagnano più abbastanza, sarà l'addio ad ogni forma di risarcimento! Ed in più; la valle di Blenio è la regione del Ticino che fornisce il maggior quantitativo di acque; di conseguenza è la regione del Ticino dove la corrente al kW è la più cara del Cantone, se non della Svizzera!! Ai tempi dell'iniziativa, Milione più, milione meno, il territorio della Valle generava un introito di canoni di circa 18Mio all'anno, contro, circa 10 - 12Milioni della Valle Maggia e 12 - 15 Milioni della Leventina (o forse il contrario tra Leventina e Maggia, comunque differenza irrilevante) Come già detto più volte, se fatto il confronto con altri cantoni, sarebbero stati 18 Milioni ogni anno che arrivava nelle casse comunali! senza contare che ai canoni vanni aggiunti gli altri indennizzi spettanti a comuni e/o patriziati. Visto pure che il sistema di compensazione intercantonale in vigore fino ad alcuni anni fa, si sapeva che veniva chiuso e veniva adottato il sistema della perequazione finanziaria, ecco che anche qui si sapeva dove si andava a finire! Fu uno degli spunti mal venduto per far credere che le fusioni avrebbero portato nuova linfa nelle casse, in quanto il vecchio sistema non reggeva più. Ma bravi!! solo che lo Stato ha ed avrà sempre più bisogno di liquidità ed arriverà sempre a giustificare dove tagliare per migliorare i sui conti.
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il gracchio alpino
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inserito il: 10.4.2017 15:22 |
voglio aggiungere: i politici dovrebbero e devono difendere gli interessi del popolo e non gli interessi dello stato. Ma forse non sempre si è capito quale è la differenza. a difendere gli interessi dello Stato (che non sempre è il cittadino!!) ci pensano i funzionari. Una volta, bevendo un caffè con un alto funzionario e discutendo del più e del meno, facevo la seguente osservazione di visione personale. Dicevo che, il politico, al giorno che è eletto, dovrebbero far firmare l'elenco oneri (quaderno dei compiti). il primo articolo dovrebbe essere il seguente: devo fare gli interessi del mio popolo! Risposta? giusto, solo che tale quaderno è un pezzo che l'abbiamo perso e non lo troviamo più!
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