Dati geografici
Il materiale presentato in questa pagina e basato su un articolo nel Atlante dell'Edilizia Rurale in Ticino (AERT) (catalogo regionale Valle di Blenio, 1993)
1
Dati geografici generali

La Valle di Blenio anche chiamata "Val del Sole" è ubicata a ridosso del massiccio del San Gottardo nel cuore delle Alpi Lepontine.

Il gradiente altimetrico e di 3000 metri tra i 350 metri s/m della pianura alluvionale di Malvaglia (limite settentrionale della valle con la Buzza di Biasca, enorme frana del Adula Monte Crenone caduta nel 1512) e i 3'402,2 metri s/m dell'Adula.

Il fiume Brenno attraversa la valle da nord a sud, partendo dai 2356 metri s/m del Passo della Greina, percorrendo i primi sette chilometri nella val Camadra, a un'altitudine media di 1500 metri s/m sino alla confluenza con le altre valli sospese di Luzzone e di Campo. Dopo aver oltrepassato il gradino glaciale del Sosto ed essersi congiunto con il ramo del Lucomagno, lungo i 20 chilometri della valle principale, il Brenno forma cinque minuscoli aggregati alluvionali: Olivone a 900 metri s/m, Aquila-Dangio a 750-800 metri s/m, Grumo-Acquarossa a 550-600 metri s/m, Acquarossa-Motto a 450-500 metri s/m e Malvaglia a 350 metri s/m. Poco più a sud, a Biasca, il Brenno entra nel fiume Ticino.

Su questo asse fluviale nord-sud confluiscono trasversalmente le già citate valli sospese di Luzzone e Campo, la valle di Santa Maria, la val Carassina e la val Malvaglia.

Verso settentrione e verso levante le montagne che circondano Blenio superano i 3000 metri s/m e delimitano lo spartiacque tra il bacino imbrifero del Reno e quello del fiume Po. Lago Luzzone Verso ponente le creste montagnose che separano la valle di Blenio dalla Leventina degradano più dolcemente dal Pizzo del Sole (2773 metri s/m) e dal Pizzo Molare (2585 metri s/m) verso il Matro (2173 metri s/m).

40% del territorio bleniese è coperto di bosco e più della metà del territorio (53%) è da considerare improduttivo, abbandonata e solo in minima parte utilizzata per l'alpeggio. Negli anni Sessanta sono stati costruiti in val Luzzone e, successivamente, in val Malvaglia due importanti bacini per lo sfruttamento idroelettrico del Brenno e dell'Orino.


Popolazione

Amministrativamente la valle forma un unico distretto, suddiviso in tre circoli e 3 comuni.

La popolazione conta cinquemila residenti permanenti. La popolazione attiva (40% dei residenti) lavora per metà fuori dal proprio comune di residenza. Rustico La valle offre 1500 posti di lavoro: il 24% nel settore agricolo e della selvicoltura, il 41% in quello industriale e artigianale e il 35% nei servizi.

Gli insediamenti principali del fondovalle contano 3500 alloggi: metà occupati dalla popolazione residente e metà utilizzati solo per vacanza. Questo turismo residenziale investe anche le aree dei monti, rese accessibili dalle strade costruite negli ultimi cinquant'anni, e ha condotto alla sistematica trasformazione dei cascinali e delle stalle in residenze secondarie.

Le regioni superiori della valle di Blenio si trovano ai limiti dell'abitabilità. Greina Oltre alle già difficili condizioni di vita derivate dalla posizione di questi territori, alle grandi calamità naturali, alle epidemie e alle carestie, erano soprattutto le ricorrenti avversità che costringevano gli abitanti a impegnare preziosa forza lavoro in estenuanti e continui interventi per il ripristino della viabilità, la pulizia dei prati e dei pascoli e, non di rado, per la ricostruzione dei fabbricati distrutti dalle valanghe e dalle alluvioni.

 


Geologia, Clima e Vegetazione

Nella Val Carassina Valle di Blenio predominano le forme caratteristiche dell'erosione glaciale pleistocenica che ha modellato le fasce tettoniche trasversali dei massicci elvetici (val Camadra), del mesozoico metamorfico (calcescisti e marmi dolomitici delle valli di Campo e Luzzone, della sponda destra della valle Santa Maria e del Pizzo Molare) e degli gneiss penninici del Lucomagno e del Simano. Le valli Camadra, Cavallasca, Luzzone, Piei e Malvaglia sono sovrastate da grandi circhi glaciali.

La posizione meridionale e la direzione aperta verso sud della valle principale permettono agli influssi mediterranei e subtropicali di risalire in profondità. salamandra I climi alpini e insubrici che si compenetrano in aree molto vicine determinano situazioni microclimatiche particolari, dando origine ad aggregazioni vegetali molto variate e ad accentuati gradienti ecologici.

In Valle di Blenio la fascia pedemontana delle latifoglie termofile raggiunge i 1000 metri s/m e a questa quota troviamo i limiti estremi del castagno castagne e della vite, almeno nelle località meglio esposte e più riparate. La fascia montana del faggio, della betulla e dell'abete bianco raggiunge I 1700 metri s/m i quali rappresentano anche il limite superiore della campicoltura (segale). La fascia subalpina accoglie le specie arboree più resistenti del peccio, del larice e del cembro e il suo limite superiore coincide con quello del bosco tra i 1900 e i 2100 metri s/m. Sopra queste altitudini troviamo ancora le praterie alpine con i pascoli che si spingono sino a 2600 metri s/m, il limite della vegetazione e quello delle nevi.


©1999-2025; La Valle di Blenio in rete    http://www.vallediblenio.ch    e-mail: info@vallediblenio.ch
sito creato da: Cresedo Tec
Non ci assumiamo nessuna responsabilità sul contenuto dei siti proposti nei nostri "link".

La ripresa e pubblicazione di informazioni che appaiono su questo sito è possibile solo citando la fonte: www.vallediblenio.ch